Sono stati firmati dal ministro
dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, due decreti
per l'attivazione dei percorsi di specializzazione sul sostegno
previsti dal decreto legge 71 del 2024.
I provvedimenti si iscrivono nel più ampio contesto delle
riforme che interessano la scuola e mirano ad affrontare in modo
efficace la grave carenza di insegnanti specializzati sul
sostegno, introducendo, in via straordinaria e in aggiunta
all'offerta formativa delle università (TFA), un canale
formativo di specializzazione specifico per oltre 60 mila
docenti precari.
"Le misure adottate puntano ad ampliare la platea dei docenti
qualificati per l'insegnamento sul sostegno, consolidandone le
competenze maturate attraverso l'esperienza didattica. Il nostro
obiettivo - spiega il ministro Valditara - è assicurare a ogni
studente con disabilità docenti adeguatamente formati".
I decreti sono il frutto del proficuo confronto con le
organizzazioni sindacali, con il Cspi (Consiglio superiore
pubblica istruzione), il ministero per le Disabilità, il
ministero dell'Università e della Ricerca e l'Osservatorio
permanente per l'inclusione scolastica.
Con il primo decreto si disciplina il percorso di 40 crediti
formativi per i docenti che hanno già effettuato servizio sul
sostegno, pur senza titolo di specializzazione, per almeno tre
anni negli ultimi cinque.
Con il secondo decreto, gli insegnanti che hanno acquisito un
titolo di formazione specializzante sul sostegno in Paesi
comunitari, e che hanno un contenzioso con il ministero,
potranno completare la loro formazione attraverso specifici
percorsi di 48 crediti formativi, ovvero di 36 crediti formativi
se in possesso di un anno di esperienza professionale sullo
specifico grado di istruzione.
I corsi di specializzazione si svolgeranno in modalità
telematica e sincrona con tutti gli esami in presenza. Le
attività di tirocinio, dove previste, verranno svolte in
presenza presso istituzioni scolastiche diversificate per grado
di istruzione. La durata dei corsi dovrà essere di non meno di
quattro mesi.
L'Indire dovrà definire a breve la propria offerta formativa,
mentre le Università attiveranno i corsi rispondendo ad avvisi
del ministero dell'Istruzione e del Merito che saranno emanati
nei prossimi giorni.
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