Il ciclo scolastico sta entrando in
fase conclusiva,dal 7 giugno la maggioranza delle scuole resterà
chiusa fino a settembre. Durante tutti questi mesi, gli
immigrati che arrivano in età tra i 6 e i 16 anni troveranno
assai difficile iscriversi a scuola, come viene richiesto dalle
norme sul diritto allo studio; le richieste per nuovi ingressi
hanno un'alta probabilità di venire collocate in lista d'attesa,
poiché le scuole hanno già strutturato le classi. Invece, per il
neo arrivato da è importante conoscere subito la scuola che
andrà a frequentare a settembre e utilizzare il lungo periodo
estivo per prepararsi a vivere nel nuovo contesto.
Si stima che ogni anno arrivino a Roma circa 1.000 immigrati in
età scolare; sono bambini e ragazzi che hanno lasciato gli
affetti più cari, per entrare in una nuova famiglia pressoché
sconosciuta o che approdano senza genitori per farsi strada da
soli. Non conoscono l'italiano , lingua indispensabile per lo
studio e la formazione professionale. La politica delle scuole
aperte, saggiamente incentivata dal Comune di Roma, sta
moltiplicando i centri estivi con attività culturali e sportive,
dove i nuovi arrivati potranno cominciare ad ambientarsi e
coltivare le prime amicizie. Cruciale pertanto è diffondere
l'informazione in merito alle opportunità educative, con
messaggi mirati alle comunità straniere, incentivare i genitori
a iscrivere subito i figli a scuola, nonché sostenere le scuole
nella fase della prima accoglienza.
Il 30 aprile è stato inaugurato lo Sportello Piuscuola, una
iniziativa compresa nel progetto Lumen con cui l'Ufficio
Scolastico Regionale Lazio partecipa al finanziamento FAMI,
finalizzato all'integrazione degli studenti stranieri. Piuscuola
offre un tutor per agevolare l'iscrizione, informare le famiglie
su diritti e doveri riguardo all'istruzione, accompagnarle
nell'utilizzo del registro elettronico. Il servizio è di facile
accesso tramite numero dedicato 327 539 5103 e resterà aperto
durante l'estate, proprio per diffondere le molteplici
iniziative educative e sociali, dove adulti e minori immigrati
possono imparare l'italiano e socializzare con gli italiani.
Sportello Piuscuola è una nuova iniziativa che va innestare a
livello istituzionale un'esperienza portata avanti su base
volontaria. Il servizio Discol ha funzionato con un piccolo
gruppo di volonterosi esperti che in 35 mesi hanno curato
l'iscrizione per 630 alunni immigrati che erano stati rifiutati
da varie scuole di Roma. "Questa esperienza ci ha insegnato
molte cose, spiega Paola Piva coordinatrice della Rete
Scuolemigranti, abbiamo potuto mappare un'ampia varietà di
situazioni e rubricare le principali criticità che ostacolano
l'iscrizione tempestiva dei neo alunni stranieri".
Particolare attenzione è dedicata ai neo alunni da inserire
nell'istruzione superiore. "Scegliere l'indirizzo giusto
-racconta Irene De Angelis Curtis responsabile di Piuscuola - è
difficile un po' per tutti gli studenti, data la varietà
dell'offerta, ma chi ha studiato in un altro paese si trova a
dover conciliare le proprie aspirazioni con la preparazione
richiesta dai nostri programmi scolastici. Inoltre il ragazzo
deve scegliere insieme genitori, con i quali probabilmente ha
scarsa confidenza". Il minore straniero non accompagnato si
trova spesso a dover scegliere tra studio e lavoro, dovendo
affrettare il raggiungimento dell'autonomia economica al
compimento dei 18 anni. "Sportello Piuscuola - precisa De
Angelis Curtis - è in dialogo con gli istituti che sono già
strutturati nell'accoglienza di studenti immigrati che offrono
anche la scuola serale. Intendiamo diffondere buoni esempi in
tutte le scuole superiori".
La gestione di Piuscuola è affidata al Centro Servizi
Volontariato Lazio, come partner del progetto Lumen. "La
dimensione triennale del nostro impegno", ritiene Massimiliano
Trulli, capo progetto, "è sufficiente per innescare un processo
di apprendimento nel sistema, così da appianare gli ostacoli
culturali e organizzativi in modo duraturo, permanente, alla
chiusura del progetto".
L'intero Progetto Lumen è guidato dall'Istituto comprensivo
"Gianni Rodari" che ha sede nella periferia Est di Roma. Sono
partner altri 13 scuole, l'Università degli Studi di Cassino e
del Lazio Meridionale.
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