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'Atenei a rischio estinzione -30% di studenti entro il 2040'

'Atenei a rischio estinzione -30% di studenti entro il 2040'

Mantovano, va protetta da infiltrazioni. Studenti protestano

ROMA, 27 febbraio 2025, 21:55

di Valentina Roncati

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studenti in ateneo - RIPRODUZIONE RISERVATA

studenti in ateneo - RIPRODUZIONE RISERVATA

Sebbene il sistema universitario italiano godrà quest'anno della cifra record di 9,4 miliardi di finanziamenti al Fondo ordinario, e dal 2022 e fino al 2026, con il Pnrr, ha visto e vedrà risorse aggiuntive per oltre 2 miliardi l'anno, "alcuni atenei sono a rischio estinzione". A dirlo è stato oggi Stefano Paleari, consigliere della ministra per l'Università e la Ricerca Anna Maria Bernini ed ex rettore a Bergamo, nel corso del convegno "Per un'università nuova in un'Italia migliore" che si è svolto al Senato.
    Tra i problemi principali c'è l'inverno demografico: i potenziali studenti diminuiranno, a partire dal 2027, fino al 30% entro il 2040. A questo si aggiunge una struttura sbilanciata degli organici, con un numero elevato di docenti associati e ordinari e tempi di ingresso nel sistema troppo lunghi per i più giovani; l'eterogeneità delle situazioni tra atenei, tutti in crescita come organici, ma la metà dei quali in decrescita come studenti; la necessità di personale tecnico amministrativo sempre più qualificato e in grado di beneficiare delle nuove tecnologie.
    Ancora più duro Ernesto Galli della Loggia che ha puntato il dito contro un'autonomia universitaria che si è snaturata, rettori sempre più potenti e proiettati alla carriera post universitaria, docenti sopraffatti dalla burocrazia, un sistema di controllo dell'università, l'Anvur, che ha preso il sopravvento, un sistema di reclutamento fallimentare. "L'Università ha smesso di pensarsi come un sistema al servizio della complessiva crescita culturale del Paese per pensarsi come un insieme di singoli atenei impegnati soprattutto - ha detto tra l'altro Della Loggia - nella competizione per assicurarsi ognuno un sempre maggior spazio. Quasi tutti i rettori, ormai, sono soliti vivere la propria carica come la tappa iniziale di un percorso di ben maggiore rilevanza sociale: naturalmente fuori dall'Università". Il sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio dei ministri Alfredo Mantovano ha messo in guardia: "bisogna proteggere il sistema da infiltrazioni indebite da parte di governi stranieri, che sfruttano il carattere aperto dell'attività accademica per drenare conoscenze pregiate e know-how".
    Il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri ha bocciato in pieno le università telematiche: "il sapere on line mi piace poco, lo studio è lo scambio e questo è insostituibile. Troppi guadagni per troppe università telematiche sono inversamente proporzionali alla quantità dei saperi", ha sostenuto. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha annunciato che per entrare alla Farnesina si potrà avere qualunque laurea, purchè magistrale. Vede positivo la ministra Bernini. "Gli immatricolati aumentano, come i professori. Dunque abbiamo più soldi, più opportunità, più organico, più studenti con il record delle immatricolazioni. Stiamo costruendo un'università più forte e inclusiva ma vogliamo fare ancora di più". Fuori gli studenti di Cambiare rotta protestavano portando un asino di cartapesta in piazza Navona "Questa riforma dell'università è sbagliata".
   

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