Il mercato delle auto giapponesi di
seconda mano è tornato ad essere fiorente in Russia, nonostante
l'impennata dei prezzi causata dalle restrizioni alle
esportazioni imposte da Tokyo a causa del conflitto in Ucraina.
Lo racconta il giornale online Asahi Shimbun, spiegando che -
sebbene i prodotti cinesi rappresentino una quota crescente dei
nuovi veicoli acquistati, molti russi danno la priorità ai
modelli nipponici di seconda mano, con la piazza di Vladivostok,
nell'Estremo Oriente russo, a trainare la vendite.
Nell'agosto 2023 il Giappone ha aggiunto all'elenco delle
sanzioni contro la Russia i veicoli a benzina con una cilindrata
superiore a 1.900 centimetri cubici, le vetture elettriche e i
modelli ibridi completi, che possono percorrere brevi distanze
con il solo motore elettrico. Le esportazioni di veicoli
usati hanno un brusco calo subito dopo l'entrata in vigore delle
misure, spiega l'Asahi, ma negli ultimi mesi si sono ampiamente
risollevate. Secondo l'Associazione giapponese degli esportatori
di veicoli usati, ad esempio, in ottobre sono stati spediti in
Russia 18.525 veicoli, con un aumento del 45,8% rispetto
all'anno precedente. A novembre l'export è aumentato del
7,3%, registrando un incremento per il quarto mese consecutivo.
E già da diversi mesi la Russia è stata in cima alla lista delle
destinazioni per le auto di seconda mano. Di fatto, scrive il
giornale, malgrado le esportazioni di veicoli di un valore
superiore ai 6 milioni di yen (36.500 dollari) siano state
vietate dall'aprile 2022, due mesi dopo l'inizio della guerra,
gli effetti della misura di fatto sono stati limitati. La
domanda è forte in particolare nella Russia orientale, dove
molti residenti sono abituati ai veicoli giapponesi con guida a
destra, ache se alcuni vecchi modelli giapponesi coperti dalle
sanzioni vengono scambiati a un prezzo superiore del 50%
rispetto a quelli prima della guerra. Molti clienti provengono
inoltre dal versante occidentale russo, e anche dalla parte
dell'Ucraina che è sotto l'effettivo controllo di Mosca, perché
è diventato difficile acquistare veicoli dagli Stati Uniti e
dall'Europa. In Russia, conclude l'Asahi Shimbun, si stanno
riprendendo anche le immatricolazioni di nuove auto: nel 2024
sono stati venduti 1,57 milioni di veicoli, con un aumento del
48% rispetto all'anno precedente. La Lada, prodotta dal
costruttore nazionale Avtovaz, si conferma la marca leader, e il
resto del mercato è occupato da veicoli cinesi, compresi quelli
prodotti attraverso joint venture in Russia.
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