La ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità Eugenia Roccella ha confermato quanto anticipato al quotidiano 'la Verità', che entro un mese sarà pronto il disegno di legge sull'adozione degli embrioni crioconservati in stato di abbandono. Insieme alla Roccella stanno lavorando al testo il ministro della Salute Orazio Schillaci e alla Giustizia Carlo Nordio. "Seguiremo la legge sulle adozioni, cercheremo di fare una legge in cui assimiliamo l'adozione dell'embrione all'adozione di un bambino. Seguendo, più o meno, la stessa procedura, con tutte le cautele del caso", ha detto a 'Ping Pong' su Rai Radio1.
Alfieri, 'il Papa mi chiese di occuparmi di embrioni abbandonati. 'Sono vita, non siano persi o usati per sperimentazione, diceva'
"Il Papa mi ha chiesto di occuparmi degli embrioni. Sono vita. diceva, quelli abbandonati non possono essere persi". Lo afferma in un'intervista al Corriere della sera Sergio Alfieri, primario di chirurgia oncologica addominale del Policlinico Gemelli e coordinatore dei medici del Pontefice durante il suo ricovero e suo chirurgo personale.
"A gennaio - racconta Alfieri - Papa Francesco mi ha detto che dovevamo occuparci degli embrioni abbandonati . E' stato netto: 'Sono vita, non possiamo consentire che siano utilizzati per la sperimentazione oppure che vadano persi. Sarebbe omicidio'". Alfieri rivela che "stavamo valutando, anche con il ministero della Salute, tra le varie opzioni, il modo per concederli in adozione ma non c'è stato il tempo perchè il Papa potesse rendere esecutiva la sua decisione. Il mio impegno adesso sarà, se ci saranno le condizioni, realizzare questo suo desiderio". Alfieri aggiunge che ora si occuperà anche della questione degli embrioni abbandonati: "Lo farò con il ministro della Salute Schillaci, così come voleva il Papa, e - conclude - spero con il Vaticano. Vedremo".
Gallo, 'embrioni congelati inadottabili perchè non sono persone. Non hanno personalità giuridica essendo cellule'
Gli embrioni congelati abbandonati "non possono essere adottati perché solo i bambini in stato di abbandono, per legge, possono essere adottati e non delle cellule: queste, nelle normative italiane e europee, sono equiparate ai tessuti e, se idonee, si donano, ma non possono avere personalità giuridica, requisito imprescindibile per rendere possibile l'adozione". La questione è sollevata da Filomena Gallo, avvocata e segretaria nazionale dell'Associazione Luca Coscioni: "Attribuire personalità giuridica alle cellule, cambiando il codice civile (art. 1) che subordina tale capacità all'evento nascita - spiega all'ANSA - significherebbe bloccare i trapianti, le tecniche di Procreazione Medicalmente Assistita (Pma), e le Interruzioni volontarie di gravidanza (Ivg)".
Nel caso degli embrioni congelati, afferma Gallo, "è infatti fondamentale chiarire che si tratta di blastocisti, ovvero il prodotto della fecondazione dei gameti. Si tratta cioè di cellule in fase di sviluppo e che hanno pochi giorni. Non si può dunque parlare di feti". "Apprendo che la ministra Roccella ha a cuore il destino degli embrioni abbandonati o non idonei per una gravidanza. Sono anni che chiediamo di conoscere come saranno utilizzati i circa 3700 embrioni prodotti prima del 2004, che in base al Decreto Sirchia risultano abbandonati", afferma Gallo. "Questi embrioni - spiega - non potranno essere utilizzati per l'eterologa totale (quindi donazione per il trasferimento in utero), perché le norme che governano la tracciabilità e sicurezza sono successive alla produzione di quegli embrioni. D'altra parte non possono essere adottati perché solo i bambini in stato di abbandono, per legge, possono essere adottati, e non delle cellule".
Inoltre, dall'ultima Relazione al Parlamento sull'applicazione della legge 40 del 2004, e relativa all'anno 2022, precisa, "è emerso che sono state oltre 7.000 le diagnosi genetiche preimpianto effettuate in Italia e da cui sono nati 1.713 bambini. In questi ultimi 21 anni di legge 40 sulla Procreazione medicalmente assistita c'è un numero di embrioni non idonei per una gravidanza che non conosciamo, anche per loro occorre decidere a cosa destinarli". I ricercatori nel resto del mondo, conclude Gallo, "utilizzano questi embrioni per la ricerca di cure a malattie oggi incurabili, in alcuni casi sono già in fase clinica, dare speranza alle speranze di tanti malati rispettando il loro diritto alla cura dovrebbe essere un impegno delle nostre istituzioni".
Schillaci, 'si valuta se per embrioni sarà adozione o donazione. Importante un Registro nazionale. Ne avevo parlato con Alfieri'
"Di questo stiamo parlando e troveremo sicuramente una sintesi tra le varie posizioni, nell'interesse comune su un tema che stava a cuore anche a Papa Francesco". Così il ministro della Salute, Orazio Schillaci, su Rainews24, in merito alla possibilità di fare ricorso alla modalità della donazione o della adozione - al fine di superare i problemi esistenti a livello giuridico - per rendere impiantabili gli embrioni congelati abbandonati.
"Provvederemo sicuramente in tempi rapidi con un disegno di legge - ha affermato - ma è importante anche avere un registro di questi embrioni crioconservati, per dare veramente una opportunità di vita a questi ultimi e di diventare genitore a chi lo vuole ma non ci riesce".
"Avevo parlato con il professore Alfieri di questa nostra intenzione di rendere adottabili gli embrioni congelati abbandonati e il professor Alfieri ne aveva parlato col Santo Padre, poi - ha detto Schillaci - la situazione purtroppo è precipitata. Io credo che sia un provvedimento importante, ci stiamo lavorando con i ministeri della Giustizia e della Famiglia per dare la possibilità a chi non ha altre possibilità di diventare genitore".
Trojano (ginecologi), ipotesi limite 46 anni su adozione embrioni. Test genetici e procedure nei Lea, temi al tavolo Salute'
Limite di età della donna a 46 anni per l'impianto dell'embrione ai fini dell'adozione, procedure previste nell'ambito dei Livelli essenziali di assistenza, test genetici specifici per valutare la compatibilità genetica con la donna ricevente e test preimpianto per valutare lo stato di salute dell'embrione congelato. Sono alcuni degli orientamenti dei quali si discuterà al tavolo costituito dal ministero della Salute per lavorare al progetto di legge sulla adottabilità degli embrioni congelati abbandonati. Lo spiega all'ANSA il presidente della Società italiana di ginecologia (Sigo), Vito Trojano, precisando che si tratta di un lavoro "in itinere" le cui conclusioni andranno integrate con quelle degli altri tavoli di pertinenza dei ministeri della Famiglia e della Giustizia in merito agli aspetti legali e giuridici della questione.
"Per quanto riguarda l'età - spiega Trojano - l'indicazione che si dovrà esaminare è di fissare il limite massimo di età a 46 anni, come già previsto nel caso della procreazione medicalmente assistita (pma). Le procedure e l'iter per l'impianto degli embrioni congelati ai fini di adozione, inoltre, dovrebbe essere compresi nei Livelli essenziali di assistenza, dunque non a carico delle coppie richiedenti".
"Altro aspetto che si dovrà esaminare - chiarisce il presidente Sigo - riguarda anche i test necessari a tutela della donna: sono infatti necessari test genetici che vanno a individuare la maggiore compatibilità tra la donna ricevente e l'embrione, affinchè si possa avere la maggiore compatibilità possibile col corredo genico e la risposta immunitaria materna".
Sarà anche prevista la possibilità "di test di preimpianto per valutare la salute ed il corredo genetico dell'embrione prima del trasferimento in utero, come accade già per le procedure della pma". Rispetto all'obiettivo di rendere possibile l'adottabilità degli embrioni congelati abbandonati, conclude Trojano, "penso che si tratti di una iniziativa cui plaudire: si dà una importante opportunità a tante coppie che vorrebbero avere un figlio ma hanno dei problemi, e si evita che tanti embrioni restino nei congelatori senza una prospettiva futura".
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