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Il Sole supera il minimo del suo ciclo di 80-100 anni

Il Sole supera il minimo del suo ciclo di 80-100 anni

Chiuso il ciclo di Gleissberg. Esperto: 'non possiamo prevedere se l'attività solare aumenterà'

07 aprile 2025, 14:03

di Benedetta Bianco

ANSACheck
Un 'eruzione solare (fonte: NASA/GSFC/SDO da Flickr CC BY 2.0) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Un 'eruzione solare (fonte: NASA/GSFC/SDO da Flickr CC BY 2.0) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il Sole ha appena superato il minimo di uno dei suoi cicli più grandi, chiamato ciclo di Gleissberg, che dura 80-100 anni circa, e potrebbe dunque avviarsi verso 50 anni di attività intensa: lo indica lo studio pubblicato sulla rivista Space Weather e coordinato dall’Università del Colorado a Boulder.

L’attività solare è estremamente imprevedibile ed  “è azzardato dire che nei prossimi 50 anni l’attività solare aumenterà, lo sapremo probabilmente solo a posteriori", dice all’ANSA Mauro Messerotti, docente di Meteorologia spaziale all'Università di Trieste. "Ci sono troppe variabili in gioco - aggiunge - e non si può modellizzare l’attività del Sole in maniera così precisa”.

È noto il ciclo di circa 11 anni che caratterizza la nostra stella: quello attuale, il 25/mo da quando è partita la registrazione delle macchie solari nel 1755, è iniziato nel 2019 e ha raggiunto ufficialmente il picco alla fine del 2024. Ma l’attività solare è molto più complessa: il ciclo undecennale si intreccia con altri cicli molto più lunghi, come  quello di Gleissberg. “Ci sono vari cicli che sono stati identificati, ma  sono difficili da quantificare. Quello di Gleissberg - afferma Messerotti - è uno di quelli di cui che si conosce meglio l’evoluzione e dovrebbe avere una durata di 80-100 anni, ma su questo non c’è accordo totale”.

I ricercatori guidati da Kalvyn Adams hanno analizzato i dati raccolti da alcuni satelliti dell’agenzia statunitense Noaa (National Oceanic and Atmospheric Administration) in orbita nelle cosiddette fasce di Van Allen:la zona a forma di ciambella all’interno della magnetosfera terrestre in cui si accumulano particelle cariche che in genere derivano dal vento solare, trattenute proprio dal campo magnetico.

Sembra, infatti, che un maggior flusso di particelle in questa zona sia collegato ad una minore attività solare, e viceversa. I risultati mostrano che, a partire dal 2022, si registra un’inversione di tendenza con una netta diminuzione nel flusso di particelle e ciò segnerebbe, secondo gli autori dello studio, il superamento del minimo nel ciclo di Gleissberg.

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