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Google, altolà dall'Antitrust del Giappone sull'app ricerca

Google, altolà dall'Antitrust del Giappone sull'app ricerca

Pratiche sleali nell'installazione esclusiva su smartphone

ROMA, 15 aprile 2025, 13:29

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA

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L'autorità antitrust giapponese sulla concorrenza ha ordinato a Google di mettere fine alla pratica considerata "sleale" di imporre ai produttori di smartphone la pre-installazione della sua app di ricerca. Si tratta della prima volta che la Japan Fair Trade Commission emette un ordine di questo tipo contro un gigante della tecnologia, fa notare la stampa giapponese.

Secondo quanto riferito, Google - che detiene una quota dominante del mercato della ricerca online, ha ostacolato ingiustamente la concorrenza in violazione della legge antitrust. Già nel luglio 2020, rivela la commissione, Google aveva imposto a sei produttori di smartphone che utilizzano il suo sistema operativo Android di pre-installare le app di Google, tra cui il browser Chrome, segnalando in posizioni specifiche sullo schermo del dispositivo le condizioni di accesso al Google Play Store.

Contratti che in base all'indagine, si applicavano ad almeno l'80% dei telefonini Android venduti in Giappone. L'azienda americana ha inoltre firmato dei contratti con quattro produttori e un operatore di telecomunicazioni per condividere parte dei suoi introiti pubblicitari in cambio della non pre-installazione di applicazioni di aziende rivali sui loro dispositivi. L'accordo, definito "di vendita abbinata", è vietato dalla legge antitrust giapponese, e avrebbe di conseguenza creato una situazione in cui era difficile per i servizi di ricerca concorrenti, tra cui Bing, controllata dalla Microsoft, o Yahoo Japan!, di accedere sul mercato.

Google dovrà attuare progetti di riforma delle sue pratiche, spiega l'autorità di vigilanza, con relazioni periodiche sui progressi compiuti nell'arco dei prossimi cinque anni. Nell'aprile del 2024 in Giappone, Google era stata coinvolta in una analoga inchiesta che aveva palesato l'applicazione di restrizioni anti-concorrenziali nell'accordo di ricerca pubblicitaria stipulato con Yahoo Japan!. 

"Siamo delusi dalle conclusioni della Jftc, poiché i nostri accordi con i partner giapponesi sono favorevoli alla concorrenza e hanno innegabilmente aumentato la loro capacità di investire in innovazioni di prodotto che offrono una maggiore scelta ai consumatori. Esamineremo a fondo l'ordine per determinare le nostre prossime mosse". Lo afferma un portavoce di Google.
   

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