- Crescita record del 28,5% e 1,4 miliardi di euro di export per il comparto che traina l'intero settore food&beverage nazionale, ma i dazi americani rischiano di frenare un mercato chiave. Gli Usa, infatti, con Francia, Germania e Gran Bretagna rappresentano uno dei principali mercati.
A lanciare l'allarme è Mineracqua sottolineando che gli Stati Uniti si confermano il principale mercato di sbocco per le acque minerali italiane, con un valore di export pari a 476,7 milioni di euro e una crescita del 28,5% rispetto all'anno precedente.
Seguono la Francia, con 158,7 milioni di euro, la Germania, con 90,4 milioni di euro (+36,5%), e il Regno Unito, con 84 milioni di euro (+165,8%). Complessivamente, il mercato dell'Unione Europea con il Regno Unito incide per 491,7 milioni di euro, a dimostrazione della forte richiesta delle acque minerali italiane anche all'interno del continente.
"Non si trattava di un'impresa semplice, considerando che il comparto veniva già da un eccellente risultato nel 2023, anno in cui avevamo registrato un incremento del 20,9%, affermandosi come leader delle esportazioni alimentari italiane - commenta Ettore Fortuna, vice presidente e consigliere delegato di Mineracqua - tuttavia, non possiamo ignorare le incertezze legate ai dazi minacciati dall'amministrazione Trump, che potrebbero compromettere la crescita del nostro settore negli Stati Uniti".
A livello di mercato interno, invece, Mineracqua evidenzia una "tendenza preoccupante nella ristorazione italiana, dove le acque minerali vengono in alcuni casi sostituite da acque potabili microfiltrate o osmotizzate". "L'Italia - spiega Fortuna - è un mercato consolidato, tuttavia ancora in crescita con un + 1,7 a volume e un + 2,7 a valore nella distribuzione organizzata, ma è preoccupante assistere a una progressiva marginalizzazione del prodotto nella ristorazione italiana, dove si osservano alternative prive di controlli adeguati".
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