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Gaja, le varietà indigene dei vigneti solo la nostra riserva aurea da preservare

Gaja, le varietà indigene dei vigneti solo la nostra riserva aurea da preservare

"Non coprire di burocrazia nostro patrimonio straordinario"

ROMA, 25 marzo 2025, 18:26

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Le varietà indigene sono la nostra riserva aurea, un Fort Knox da preservare. Anche se è vero che l'Italia del vino ha dimostrato di essere capace di lavorare su due tavoli, quello delle varietà internazionali e il tavolo delle qualità autoctone. Quest'ultima è una ricchezza straordinaria dell'Italia, costruita in 70 anni, un patrimonio da cui attingere per fare vini come nessuno al mondo. Questi perculiari vigneti sono in tutte le regioni; ovunque abbiamo dei Vigneti con oltre 300 varietà indigene che danno dei vini diversi e quindi che sorprendono. E' una ricchezza straordinaria". E' la lectio magistralis del produttore piemontese Angelo Gaja, intervenuto al 44/o Forum della cultura dell'olio e del vino della Fondazione italiana sommelier (Fis).

 "Mi sento un privilegiato e mai avrei pensato di poter parlare alla presenza del presidente Mattarella" ha detto Gaja, rivolgendo alla politica, italiana e comunitaria, un appello: "Non coprire di burocrazia il nostro patrimonio straordinario".

Sul fronte mercati, ha detto Gaja, "mai come oggi registro un riconoscimento così chiaro sulla qualità media del vino italiano che è salita enormemente; c'è un riconoscimento assoluto. Le cantine medio grandi hanno fatto un lavoro straordinario di apertura del mercato internazionale. Ma l'80% del nostro comparto produttivo è fatto da cantine medio-piccole, oltre 30.000 cantine che giocano una funzione straordinaria. Aiutano ad esempio a costruire il sogno di persone istruite che vivono in città e che desiderano andare in campagna e avviare lì la loro produzione". 
   

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