Circa cento persone provenienti da
varie città d'Italia hanno commemorato in mattinata, all'esterno
del cimitero monumentale di Ravenna, l'anniversario della morte
di Ettore Muti, il gerarca fascista di origine ravennate ucciso
il 24 agosto del 1943 a Fregene, in provincia di Roma, nel corso
del suo fermo.
Una commemorazione segnata alla vigilia da accese polemiche
politiche e caratterizzata per la prima volta da quando si
tiene, dal 1959, dall'assenza delle spoglie di Muti dalla tomba
all'interno del cimitero: traslate mesi fa dalla famiglia per
evitare pellegrinaggi e polemiche e al momento collocate in
luogo mantenuto segreto. Secondo alcuni, potrebbero essere già
state sparse in mare: ipotesi alla quale i commemoranti non
vogliono credere.
La partecipazione alla commemorazione, forse proprio grazie
alle polemiche, è stata caratterizzata da una presenza molto più
accentuata rispetto agli anni precedenti. Gli antagonisti, in
totale cinque o sei, hanno seguito il tutto alla distanza.
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