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Il pianista Mikhail Pletnev il 26 aprile a Ferrara Musica

Il pianista Mikhail Pletnev il 26 aprile a Ferrara Musica

In programma musiche di Johannes Brahms e Antonin Dvorak

BOLOGNA, 25 aprile 2023, 13:55

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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La stagione concertistica di Ferrara Musica riprende ospitando uno dei musicisti più apprezzati della scema internazionale, il pianista e direttore d'orchestra Mikhail Pletnev. Il 26 aprile alle 20.30 al Teatro Comunale 'Claudio Abbado', l'artista russo sarà protagonista di un recital per pianoforte solo incentrato su Johannes Brahms e Antonin Dvorak. Composti nell'arco di un ventennio, tra il 1870 e il 1890, i brani sono accostati e intrecciati in un mirabile gioco di specchi.
    Tecnica trascendentale, controllo, espressività, capacità di analisi e di comunicazione sono le caratteristiche che hanno portato Pletnev a essere considerato tra i più grandi pianisti di sempre. Nato nel 1957 ad Archangelsk, in Russia, ha vinto a soli vent'anni il prestigioso Concorso Pianistico Ciajkovskij di Mosca. Nel 1996 e nel 2002 ha ricevuto in Russia il Premio di Stato mentre nel 2007 gli è stato conferito il Premio Presidenziale per il suo contributo alla vita artistica della patria. Da diversi anni si esibisce anche come direttore orchestra (nel 1990, fondò la Russian National Orchestra, grazie al sostegno di Mikhail Gorbacev), oltre a essere un raffinato compositore. The Times ha descritto le sue interpretazioni come "nate da una immaginazione virtuosistica e prodigiosa, dalla bellezza quasi scandalosa". Nel concerto ferrarese Pletnev affiancherà la produzione pianistica di un compositore celebre e assai eseguito come Johannes Brahms a quella meno nota e di più rara esecuzione di Antonin Dvorak, di cui Brahms fu amico e sostenitore e al quale fece anche ottenere una borsa di studio statale a Vienna nel 1875. Di Brahms, Pletnev eseguirà celebri brani come la Rapsodia op. 79 n. 1, gli Intermezzi op. 117 (definiti dallo stesso autore la "ninna-nanna dei miei dolori") e una selezione dai Sei pezzi per pianoforte op. 118. I brani verranno intervallati, in ordine cronologico, dalle composizioni di Dvorak, pagine dal linguaggio fresco e animate dal folklore, come le Humoresques op. 101, i Quadri poetici, composti nel 1889 e forse tra le composizioni più avvincenti del compositore, e il Moderato in la maggiore.
   

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