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In arrivo norme europee più rigide sull'import di pesticidi e bestiame

In arrivo norme europee più rigide sull'import di pesticidi e bestiame

Saranno rafforzati gli standard di reciprocità per i Paesi terzi. La Commissione pubblica la nuova visione sull'agricoltura

Bruxelles, 19 febbraio 2025, 13:54

Redazione ANSA

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In arrivo norme europee più rigide sull 'import di pesticidi e bestiame © ANSA/EPA

In arrivo norme europee più rigide sull 'import di pesticidi e bestiame © ANSA/EPA

BRUXELLES - La Commissione europea rafforzerà gli standard di reciprocità della produzione agricola validi per i prodotti importati, in particolare quelli per "pesticidi e bestiame". È quanto emerge nella 'Visione strategica per il futuro dell'agricoltura' presentata oggi, in cui Bruxelles promette "entro l'anno" di presentare una "linea d'azione" per migliorare la reciprocità dei propri standard affinché i prodotti importati siano realizzati seguendo le stesse norme Ue. Bruxelles riaffermerà inoltre il principio che pesticidi e altre sostanze pericolose vietate in Ue non potranno entrare sul suolo europeo.

Nel concreto, Bruxelles lancerà entro l'anno una valutazione d'impatto sull'attuale quadro normativo per vedere se le regole attuali sono sufficienti a migliorare le condizioni di parità, proponendo in caso "modifiche al quadro giuridico" se pure mantenendo aperto il dialogo internazionale con i Paesi terzi. Per garantire nelle importazioni standard di sicurezza alimentare, Bruxelles promette di istituire "una task force dedicata" per rafforzare ulteriormente "il controllo sulle importazioni, compreso un forte rafforzamento dei controlli sul campo", si legge nella comunicazione.

Nelle quasi trenta pagine di comunicazione, la Commissione europea ha confermato che presenterà in primavera un secondo pacchetto di semplificazione dell'attuale Pac e una decina di altre iniziative annunciate da Palazzo Berlaymont per rendere il settore competitivo: tra queste figurano una strategia dedicata al ricambio generazionale entro il 2025, un osservatorio per i terreni agricoli, una strategia per la bioeconomia, un piano per l'approvvigionamento sicuro di proteine, una piattaforma per le donne in agricoltura e una strategia digitale per l'agricoltura.

Nel secondo pacchetto di semplificazione sulla Pac atteso in primavera la Commissione europea prenderà in considerazione "anche i pagamenti forfettari" per ridurre "significativamente gli oneri burocratici per le piccole aziende agricole". La misura è stata annunciata dal commissario europeo all'agricoltura, Christophe Hansen, in una intervista a un gruppo di media internazionali, compresa l'ANSA, a margine della presentazione della visione strategica per l'agricoltura.

Tra le misure di semplificazione annunciate entro giugno, oltre alla flessibilità sui piani strategici Pac, la visione menziona "una razionalizzazione dei requisiti delle aziende agricole" per riconoscere meglio le varie situazioni e pratiche agricole come "l'agricoltura biologica" e una razionalizzazione del sostegno alle aziende agricole di piccole e medie dimensioni attraverso un maggiore ricorso a pagamenti semplificati. Il commissario lussemburghese ha confermato poi l'intenzione di sospendere la verifica della performance, ovvero un sistema di controllo annuale introdotto con l'attuale Pac per verificare se i pagamenti sono in linea con i piani di spesa nazionali.

"L'Ue non vuole imporre alle persone cosa devono mangiare: non diremo mai che bisogna mangiare di più di questo o meno di quello: dobbiamo, ovviamente, lavorare sull'educazione alimentare e su una dieta equilibrata nell'interesse di tutta la società", ha detto dopo essere stato interpellato sulla possibilità di vincolare gli Stati membri a ridurre i consumi di carne. Tuttavia, ha puntualizzato il lussemburghese, è "un fatto" che il "consumo di carne rossa sta diminuendo e quello di pollame sta invece aumentando: sono tendenze generali, penso che si debba tenerne conto". In generale, "il bestiame nell'Ue sta diminuendo di quasi l'1 % all'anno negli ultimi dieci anni, quindi vincolare gli Stati membri a ridurre la loro quota non sarebbe la strada giusta da perseguire", ha aggiunto.

"Il cibo e la sovranità alimentare dell'Unione europea non sono negoziabili per l'Unione europea", ha affermato il vicepresidente esecutivo della Commissione europea con delega alla Coesione, Raffaele Fitto, presentando in conferenza stampa la 'visione Ue per l'agricoltura'. "Il cibo è chiave per la competitività economica dell'Ue", ha aggiunto. Fitto, in merito alla ratio del piano della Commissione, ha poi sottolineato che "gli agricoltori europei non sono parte del problema, ma della soluzione".

"Diamo una visione molto bilanciata tra le esigenze ambientali e le interlocuzioni con gli agricoltori, è una visione che tiene conto delle diverse sensibilità, non bisogna fare confronti con il passato ma è importante prendere le buone pratiche del passato", ha aggiunto l'italiano rispondendo a una domanda sulla comparazione tra la Visione sull'Agricoltura prodotta dalla Commissione e il piano Farm to Fork, pilastro della politica agricola comunitaria degli ultimi anni.

Con l'amministrazione Trump "abbiamo visto cosa è successo in passato, noi dobbiamo essere preparati, e dobbiamo essere uniti: è importante avere alternative per i nostri prodotti, avere nuove destinazioni di mercato, e al tempo stesso adottare una strategia di de-risking per i canali di approvvigionamento", ha detto ancora.

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