"Il 9 febbraio 1983 muore il giovane attivista del Fronte
della Gioventù Paolo Di Nella, giorni dopo una vile aggressione
alle spalle, mentre attaccava manifesti. Per l'omicidio furono
indagati due appartenenti ai "Collettivi Autonomi", tutti poi
prosciolti. Il Presidente Pertini fece visita a Paolo, conscio
della gravità della situazione, offrendo così un segnale
importante di unità. Paolo è stato l'ultimo martire di una lunga
stagione di violenza politica. Il suo ricordo è un monito
costante a non ricadere in quell'abisso". Così su Facebook il
presidente della Regione Lazio Francesca Rocca che stamani ha
deposto una corona di alloro nell'anniversario della morte del
19enne militante del Fronte della gioventù ucciso a Roma.
"L'importante è non dimenticare. Per me due volte, visto che
conoscevo personalmente Paolo Di Nella. Fare memoria di quel
periodo così orribile, macchiato da troppi episodi di violenza,
di tanti giovani che si dedicavano alla politica e invece hanno
trovato la morte. Questo deve essere un monito perché non si
ripeta mai più", ha detto dopo aver deposto la corona di alloro
davanti alla targa che ricorda Di Nella nel parco di Villa
Chigi, nel quartiere Trieste-Salario, poco distante dal luogo in
cui avvenne l'aggressione mortale al 19enne.
"Per me il dialogo e il confronto, devono sempre prevalere e
non deve mai più esserci violenza e violenza politica - ha
aggiunto -. Bisogna dare questo messaggio alle nuove
generazioni. Ben venga spendersi per i propri ideali ma farlo
sempre in maniera costruttiva. Non far venire meno i propri
principi ma mai più violenza e morti per motivi politici".
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