"Una vittoria importante per la
trasparenza e la tutela del territorio e del verde per la città
di Roma in uno dei più importanti Municipi situato nella Città
Storica". Così Flavia De Gregorio, consigliera capitolina di
Azione e Marinella Inguscio, capogruppo di Azione in Municipio
II, commentano una sentenza con cui il Consiglio di Stato,
informano, ha rigettato l'appello della Green Stone e della GVM
Resl Estate Srl e accolto tutte le argomentazioni dei residenti
riuniti nell'omonimo comitato presieduto da Carlo Merli contro
la trasformazione di Villa Bianca.
Le consigliere, spiegano, avevano presentato una richiesta di
accesso agli atti relativa al progetto di trasformazione
dell'area dell'ex clinica Villa Bianca su richiesta del
comitato, demolita nel 2006. Erano seguite commissioni convocate
su richiesta della capogruppo Inguscio anche nel II Municipio.
Il progetto prevedeva la realizzazione di 144 appartamenti a
destinazione prevalentemente residenziale, oltre un ulteriore
edificio in housing sociale, nonché 26 locali commerciali. Il
tutto in un triangolo verde, un tempo porzione dell'antico Parco
Virgiliano, oggi Nemorense, occupato da numerose specie arboree
anche di alto fusto che sarebbero state in gran parte abbattute.
"Questa sentenza rappresenta un trionfo della democrazia e
della partecipazione, un lavoro in stretta sinergia con gli
avvocati Antonella Puoti e Luca di Gregorio - aggiungono De
Gregorio e Inguscio - Abbiamo sempre creduto nell'importanza di
garantire ai cittadini il diritto di conoscere e comprendere le
trasformazioni del proprio territorio. La nostra richiesta di
accesso agli atti era un atto dovuto, un modo per far luce su un
progetto che avrebbe avuto un impatto devastante sull'ambiente e
sulla qualità della vita dei residenti".
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