"Abbiamo il dovere di ricordare,
abbiamo il dovere di guardare quegli occhi, quei volti, uno a
uno di quelle 335 vittime: innocenti, civili, militari e
esponenti della resistenza, ebrei, comuni cittadini, che da una
furia omicida furono selvaggiamente trucidati dai nazisti, con
la collaborazione attiva dei fascisti in uno dei crimini più
efferati e feroci della guerra". Lo dichiara il sindaco di Roma
Roberto Gualtieri a margine dell'ottantunesima commemorazione
dell'eccidio delle Fosse Ardeatine.
"Una ferita che rimarrà per sempre la nostra città -
sottolinea Gualtieri - Ricordare è un dovere. Perché solo con
la memoria noi possiamo essere uniti come comunità, e andare
avanti sulla base dei valori su cui è nata la democrazia
costituzionale: antifascismo, resistenza, ripudio di quei
crimini, di quella concezione della politica e della violenza
che ci hanno fatto cambiare - aggiunge -. Ci hanno fatto essere
una società migliore. Ma una società migliore può essere tale se
ricorda, non dimentica mai e ricorda sempre come si è potuto
arrivare a quella abisso di orrore".
"C'è bisogno di ricordare, c'è bisogno di non dimenticare.
Troppi orrori oggi ancora accompagnano il mondo, e queste sono
occasioni per riflettere", ha detto il presidente della Regione
Lazio Francesco Rocca a margine della commemorazione
dell'eccidio delle Fosse Ardeatine. "Sono contento anche di aver
visto tantissimi giovani - prosegue Rocca - perché questo
sacrificio sia un patrimonio che le giovani generazioni facciano
loro, sentano quanto è importante la libertà, lottare per la
libertà e il rispetto della vita umana".
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