Sei bandi per 5 milioni di euro
da dedicare a nuovi progetti per le persone fragili o per
finanziare servizi già attivi e indispensabili. E' la risposta
che Savona e i comuni di Albisola Superiore, Albissola Marina,
Bergeggi, Celle, Mioglia, Pontinvrea, Quiliano, Sassello,
Spotorno, Stella, Urbe, Vado Ligure, Varazze) hanno dato al
Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza nel programma Next
Generation EU, illustrato oggi a Palazzo Sisto.
"E' stato un lavoro di rete - ha detto l'assessore al Welfare
e Comunità Riccardo Viaggi -. La risposta è stata molto positiva
e siamo riusciti a partecipare a sei bandi su sette. Per quello
a cui non abbiamo preso parte, il progetto Pippi a prevenzione
della vulnerabilità delle famiglie e dei bambini abbiamo
concordato una differente articolazione con i distretti della
Conferenza dei Sindaci".
In particolare, i bandi riguardano progetti e interventi per
i senza fissa dimora, per gli anziani non del tutto
autosufficienti, le persone con disabilità, la qualità della
vita lavorativa per gli operatori sociali.
Il progetto più rilevante è quello da 2.460.000 di euro per
l'autonomia degli anziani non sufficienti. Prevede la
ristrutturazione e la dotazione tecnologica di due edifici da 12
posti letto a Savona e da 18 a Varazze. "Abbiamo cercato - dice
ancora Viaggi - di proporre un contesto abitativo bello e
attrezzato alternativo al ricovero a lungo termine in strutture
residenziali pubbliche".
I percorsi di autonomia per persone con disabilità da 635mila
euro prevedono interventi in tre fasi: progetto individualizzato
e abitazione e lavoro. Per i senza fissa dimora, il progetto da
1.090.000 euro prevede una stazione di posta/centro servizi a
Savona, nell'edificio di via De Amicis che attualmente ospita la
mensa. Qui si prevede la realizzazione di docce, armadietti,
servizio medico, fermo posta e interventi di housing first anche
per le persone dimesse dall'ospedale che possono beneficiare
delle prestazioni del Progetto Meglio a Casa.
Il progetto per l'housing temporaneo (710mila euro) con
Caritas prevede la ristrutturazione della vecchia sede di via
Mistrangelo e la realizzazione di alloggi per circa 10 persone.
"Senza dare servizi - dice Viaggi - non si può pensare di
togliere le persone dalla strada. Lo sgombero, l'allontanamento
coatto non sono soluzioni, questo lo abbiamo sempre detto,
semmai palliativi".
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