(di Andrea Gianni) Un museo dedicato alle creazioni firmate Giorgio Armani e alla collezione permanente di abiti, disegni e immagini realizzate dallo stilista nascerà a Milano, la capitale italiana della moda e del design. Lo spazio espositivo, all'interno di un'area industriale dismessa in fase di riqualificazione adiacente alla sede milanese della griffe, secondo i promotori potrebbe essere aperto in tempo con il taglio del nastro di Expo 2015.
A realizzare il polo sarà la Giorgio Armani Spa, grazie a un accordo con il Comune di Milano che ha approvato le linee di indirizzo del progetto. Oltre alle collezioni Armani, l'area ospiterà mostre temporanee sulla moda e il design, una biblioteca, una sala conferenze e spazi per corsi di formazione dedicati a studenti e stilisti. "E' Milano la città dove ho scelto di vivere e lavorare, e che è stata per me una dura e leale maestra - ha spiegato Giorgio Armani -, per questo ho deciso di mettere a disposizione il frutto del mio lavoro, fatto non soltanto di abiti ma di senso della materia e di esperienza.
Ho ritenuto che potesse essere interessante per tutti - ha proseguito -, in particolare per i giovani che si avvicinano numerosi alla moda e al design e che in questo patrimonio potranno trovare ispirazione e spunti per dare vita a nuove idee e alle aziende del futuro". Il museo sorgerà nella zona dell'ex area industriale Ansaldo, vicino ai Navigli milanesi, dando vita a un polo che, secondo i piani del Comune, ospiterà anche il Museo delle Culture progettato da David Chipperfield e l'iniziativa 'Industria pubblica culturale'. "In pochi metri - ha aggiunto l'assessore alla Cultura Filippo Del Corno - si condenserà una proposta culturale eterogenea sia per i temi sia per i pubblici che attirerà, professionisti della moda e del design, turisti, studiosi d'arte, giovani, operatori dello spettacolo".
Nella convenzione firmata con il Comune, a costo zero per l'amministrazione, sono previsti sconti sui biglietti per studenti e visitatori over 65, e ingresso gratuito nelle giornate di blocco del traffico. "È significativo - ha sottolineato il vicesindaco e assessore all'Urbanistica Ada Lucia De Cesaris - che questo nuovo spazio per l'arte e la cultura contemporanee, aperto a milanesi e turisti, possa nascere dalla riqualificazione di un immobile industriale dismesso, in un quartiere decentrato oggetto di importanti trasformazioni urbanistiche".
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