Opposizione non soltanto al bando
Maeci, ma anche "agli accordi che legano il Politecnico di
Milano a Israele e alla filiera della guerra". È questo ciò che
chiedono gli studenti dell'ateneo milanese, riuniti oggi in
presidio in piazza Leonardo Da Vinci in occasione della giornata
di sciopero nazionale universitario.
Con un corteo interno, una quindicina di persone ha poi
raggiunto e occupato le sale del rettorato allo scopo di
"ottenere un incontro per discutere del ruolo che dovrebbe avere
l'università e di questi bandi di collaborazione".
La rettrice Donatella Sciuto, spiega una studentessa del
collettivo Cambiare Rotta, "non si è presentata e anche la
pro-rettrice delegata non si è assunta la responsabilità di
garantire un incontro, limitandosi a promettere che avrebbe
portato la richiesta. Abbiamo affermato che non ci fermeremo
finché non avremo una data per l'incontro", ha spiegato.
"Ci assicureremo - ha concluso - che quello che è stato
promesso venga rispettato e che a questo venga dato un seguito
nella direzione di interrompere ogni complicità con questi
accordi".
L'occupazione è durata poco più di un'ora.
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