/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Arcivescovo Milano a fedeli in Duomo, sia Pasqua di speranza

Arcivescovo Milano a fedeli in Duomo, sia Pasqua di speranza

Messa per detenuti San Vittore,pranzo all'opera Cardinal Ferrari

MILANO, 20 aprile 2025, 16:32

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Nel Pontificale di Pasqua l'Arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, ha paragonato i fedeli di oggi ai "cinquecento" senza nome a cui Cristo apparve dopo la resurrezione, come narra l'apostolo Paolo: persone non meritevoli di citazione, ricordo o considerazione, ma che sono come una piccola lampada accesa per dire "Il Signore è vivo, è risorto, è qui".
    "Forse noi possiamo considerarci tra questo gruppo numeroso e indistinto, il gruppo dei cinquecento. Coloro che non c'è bisogno di nominare, che non si sono distinti per opere importanti, per discorsi memorabili, per storie di santità e che, nella storia, sono scomparsi senza lasciare traccia", ha detto in un Duomo gremito di fedeli, nella sua omelia, monsignor Delpini, dopo aver celebrato la prima messa del giorno tra i detenuti di San Vittore.
    "La grazia di questo Anno santo, del Giubileo, è offerta a tutti anche qui, in questa Cattedrale che è chiesa giubilare, perché qualunque sia la nostra storia, possa sperimentare lo stupore di essere visitata dal Signore, trasfigurata in luce, e poter ardere come un segno perché nell'umanità ci sia una parola che dice: 'Qui c'è il Signore'. Per questo possiamo coltivare la speranza", è stato l'augurio di monsignor Delpini, che ha pranzato con gli ospiti dell'Opera Cardinale Ferrari e nel pomeriggio presiederà, sempre in Duomo, i Secondi Vesperi Pontificali e la processione al Fonte. "Auguro giorni di Pasqua intensi e lieti - ha concluso -. Che il Signore possa infondere nei nostri cuori lo Spirito, con la sua gioia e la sua carità, possa accendere una piccola luce in noi, perché possiamo dire, Gesù è risorto, io l'ho incontrato: egli è vivo e cammina con noi. Siate tutti benedetti".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza