Un grande centro di formazione al
primo soccorso con oltre 400 persone di cui 150 studenti delle
scuole superiori locali che hanno imparato e sperimentato le
manovre salvavita, mentre un centinaio di persone hanno potuto
sottoporsi gratuitamente a elettrocardiogrammi e visite
cardiologiche di prevenzione. E' quanto ha organizzato Areu in
collaborazione con il Comune di Magenta (Milano) con 45
postazioni allestite con manichini (anche pediatrici) e
defibrillatori semi automatici, oltre 50 istruttori delle
organizzazioni di volontariato e 7 professionisti di Areu.
"Ogni minuto che passa dall'arresto cardiaco riduce del 10%
le possibilità di sopravvivenza - ha spiegato Riccardo Stucchi,
direttore del 118 di Milano - ecco perché la formazione dei
cittadini, soprattutto dei giovani, è fondamentale: il primo
anello della catena della sopravvivenza è rappresentato da chi
chiama il numero unico di emergenza e con le compressioni
toraciche disegna il secondo anello. In questo modo possiamo
contrastare gli esiti infausti e provare ad assicurare una
prognosi migliore".
L'appello di Areu è chiaro: donare defibrillatori è un gesto di
grande responsabilità civica, ma è essenziale registrarli sulla
piattaforma regionale, così da renderli immediatamente
individuabili e utilizzabili in caso di emergenza.
"Questa giornata dimostra quanto sia importante insegnare sin da
giovani le manovre salvavita", ha dichiarato la dottoressa
Alessandra Russo, direttrice dell'Unità di Cardiologia
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