Il Ministro dell'Istruzione e del
Merito, Giuseppe Valditara, è stato accolto oggi poco prima
delle ore 15 dagli studenti del Liceo "G. Galilei" e dell'IIS
"Savoia Benincasa", dall'Orchestra e dal Coro dell'IC Novelli di
Ancona, che hanno eseguito l'Inno europeo in latino e l'Inno
d'Italia. Gli studenti degli istituti comprensivi della città,
riuniti nell'aula magna dell'istituto, hanno posto al Ministro
alcuni quesiti, domande che Valditara ha definito "poeticamente
scorrette". Margherita, dell'IC Cittadella - Margherita Hack e
Nicolò, dell'IC Quartieri Nuovi, hanno chiesto senza esitazione:
"Noi studenti siamo valutati dai nostri insegnanti e riceviamo
voti diversi a seconda dei nostri risultati, perchè gli
insegnanti non sono valutati?". "Abbiamo varato dopo
venticinque anni dall'istituzione della figura del dirigente
scolastico, la valutazione dei presidi - ha risposto il Ministro
-, una parte della retribuzione sarà legata ai risultati
raggiunti, una misura che li rendi sempre più simili a figure
dirigenziali. Per i docenti invece, non ritengo efficace la
riforma del precedente governo con la figura del docente
incentivato, perchè ne premiava una quantità minima. Meglio la
figura del docente tutor, orientatore, figure che prevederanno
sempre più preparazione e responsabilità, coordineranno le
attività di personalizzazione della didattica che è la vera
grande sfida". Maida dell'IC Ancona nord e una studentessa
dell'IC Grazie Tavernelle hanno chiesto perchè reintrodurre lo
studio del latino nella scuola secondaria di primo grado e i
come si farà a integrare le culture dei compagni stranieri e,
ancora, come funzionerà l'insegnamento per gli studenti che non
conoscono la lingua italiana. "Il latino è fondamentale per
comprendere meglio la nostra lingua - ha risposto Valditara
citando Leibniz - che diceva di non aver mai visto nulla di più
logico del dibattito dei giuristi romani". Ma anche "Un grande
italiano studioso dei fenomeni sociali come Antonio Gramsci,
secondo il quale il latino insegna a studiare. Una lingua
universale che ha avvicinato popoli di lingue e culture
diversissime". Ha poi citato la dispersione scolastica dei
ragazzi stranieri "molto alta, oltre il 30%, quasi un terzo dei
ragazzi non hanno di fronte una prospettiva reale di
integrazione e inserimento lavorativo".
Simpaticamente spiazzanti anche Alexis e Marta, dell'IC
Pinocchio Montesicuro e dell'IC Scocchera: "Nella sua proposta
lei dice che è molto importante imparare a memoria poesie e
filastrocche come i nostri nonni. Ma oggi cosa serve imparare
qualcosa a memoria?". Applausi dal pubblico e la risposta del
Ministro che non si è fatta attendere: "Poesia e memoria sono
importanti, la poesia consente di entrare in comunicazione con
chi ha avuto una sensibilità e immaginato riflessioni profonde,
è un esprimento di grande sensibilità. Siamo nell'era
dell'intelligenza artificiale, in una società dove il cellulare
è lo strumento più utilizzato e studi scientifici hanno
accertato che l'uso precoce ha risultati negativi
sull'apprendimento di italiano e matematica, non aiuta la
memorizzazione, oltre a danneggiare la concentrazione, la
fantasia, la capacità di memorizzare. In questa epoca è
fondamentale esercitare la memoria". Alessia e Tommaso,
rispettivamente dell'IC Novelli Natalucci e dell'IC Posatora
Piano Archi, hanno invece chiesto: "In che modo la Bibbia sarà
introdotta tra le materie scolastiche?". Il Ministro ha spiegato
che "la Bibbia è una straordinaria testimonianza culturale è il
libro alle origine di tutte le religioni monoteiste, non si
tratta di discriminare ma di essere consapevoli del patrimonio
che ha contribuito a dare origine alla civiltà occidentale".
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