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'Noi veniamo giudicati dai prof. Ma a loro chi li giudica?'

'Noi veniamo giudicati dai prof. Ma a loro chi li giudica?'

Question time Valditara-studenti 'Perchè la Bibbia e il latino?'

ANCONA, 26 febbraio 2025, 19:41

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Il Ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, è stato accolto oggi poco prima delle ore 15 dagli studenti del Liceo "G. Galilei" e dell'IIS "Savoia Benincasa", dall'Orchestra e dal Coro dell'IC Novelli di Ancona, che hanno eseguito l'Inno europeo in latino e l'Inno d'Italia. Gli studenti degli istituti comprensivi della città, riuniti nell'aula magna dell'istituto, hanno posto al Ministro alcuni quesiti, domande che Valditara ha definito "poeticamente scorrette". Margherita, dell'IC Cittadella - Margherita Hack e Nicolò, dell'IC Quartieri Nuovi, hanno chiesto senza esitazione: "Noi studenti siamo valutati dai nostri insegnanti e riceviamo voti diversi a seconda dei nostri risultati, perchè gli insegnanti non sono valutati?". "Abbiamo varato dopo venticinque anni dall'istituzione della figura del dirigente scolastico, la valutazione dei presidi - ha risposto il Ministro -, una parte della retribuzione sarà legata ai risultati raggiunti, una misura che li rendi sempre più simili a figure dirigenziali. Per i docenti invece, non ritengo efficace la riforma del precedente governo con la figura del docente incentivato, perchè ne premiava una quantità minima. Meglio la figura del docente tutor, orientatore, figure che prevederanno sempre più preparazione e responsabilità, coordineranno le attività di personalizzazione della didattica che è la vera grande sfida". Maida dell'IC Ancona nord e una studentessa dell'IC Grazie Tavernelle hanno chiesto perchè reintrodurre lo studio del latino nella scuola secondaria di primo grado e i come si farà a integrare le culture dei compagni stranieri e, ancora, come funzionerà l'insegnamento per gli studenti che non conoscono la lingua italiana. "Il latino è fondamentale per comprendere meglio la nostra lingua - ha risposto Valditara citando Leibniz - che diceva di non aver mai visto nulla di più logico del dibattito dei giuristi romani". Ma anche "Un grande italiano studioso dei fenomeni sociali come Antonio Gramsci, secondo il quale il latino insegna a studiare. Una lingua universale che ha avvicinato popoli di lingue e culture diversissime". Ha poi citato la dispersione scolastica dei ragazzi stranieri "molto alta, oltre il 30%, quasi un terzo dei ragazzi non hanno di fronte una prospettiva reale di integrazione e inserimento lavorativo".
    Simpaticamente spiazzanti anche Alexis e Marta, dell'IC Pinocchio Montesicuro e dell'IC Scocchera: "Nella sua proposta lei dice che è molto importante imparare a memoria poesie e filastrocche come i nostri nonni. Ma oggi cosa serve imparare qualcosa a memoria?". Applausi dal pubblico e la risposta del Ministro che non si è fatta attendere: "Poesia e memoria sono importanti, la poesia consente di entrare in comunicazione con chi ha avuto una sensibilità e immaginato riflessioni profonde, è un esprimento di grande sensibilità. Siamo nell'era dell'intelligenza artificiale, in una società dove il cellulare è lo strumento più utilizzato e studi scientifici hanno accertato che l'uso precoce ha risultati negativi sull'apprendimento di italiano e matematica, non aiuta la memorizzazione, oltre a danneggiare la concentrazione, la fantasia, la capacità di memorizzare. In questa epoca è fondamentale esercitare la memoria". Alessia e Tommaso, rispettivamente dell'IC Novelli Natalucci e dell'IC Posatora Piano Archi, hanno invece chiesto: "In che modo la Bibbia sarà introdotta tra le materie scolastiche?". Il Ministro ha spiegato che "la Bibbia è una straordinaria testimonianza culturale è il libro alle origine di tutte le religioni monoteiste, non si tratta di discriminare ma di essere consapevoli del patrimonio che ha contribuito a dare origine alla civiltà occidentale".
   
   

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