Destino del sito di Siena, la missione industriale di tutti gli altri stabilimenti italianit e gli strumenti per scongiurare i licenziamenti. Sono queste le tre condizioni poste dai sindacati Fim, Fiom, Uilm, Uglm, al termine del nuovo incontro del tavolo vertenza Beko Europe tenutosi nella sede del ministero delle Imprese e del Made in Italy. Una riunione tecnica che è stata incentrata sugli esuberi degli enti di staff e di ricerca.
Gli esuberi dichiarati da Beko sono stati ridotti da 678 a 600, "ma si resta evidentemente a un livello assai elevato che chiediamo di rivedere alla luce anche di alcune decine di assunzioni che la multinazionale ha programmato nella divisione R&S del lavaggio in Turchia", hanno dichiarato i rappresentanti delle parti sociali. Non si è entrati nello specifico della suddivisione territoriale, "ma se le percentuali date nello scorso incontro, vale a dire con il 43% degli esuberi localizzato nel fabrianese, questa discesa odierna, significherebbe 35/40 dipendenti in meno", evidenzia Pierpaolo Pullini, componente della segreteria della Fiom di Ancona e responsabile per il distretto economico-produttivo di Fabriano (Ancona). Quindi a conti fatti, 180 esuberi tra i colletti bianchi degli enti di staff e di ricerca presenti nel fabrianese.
Ricapitolando per le Marche: 80/100 esuberi a Comunanza (Ascoli Piceno); 250 circa a Fabriano 68 lavoratori del sito di Melano e, appunto, i circa 180 impiegati, dirigenti, quadri. Per i sindacati, inoltre, oltre al numero degli esuberi complessivi, i punti da superare per arrivare a un accordo quadro sono anche gli strumenti per rendere socialmente sostenibili gli esuberi stessi, "nonché gli impegni industriali per tutti gli stabilimenti e la definizione di un percorso credibile di reindustrializzazione per Siena". In quest'ultimo caso, visto il coinvolgimento delle Istituzioni, "chiediamo un approfondimento specifico affinché si trovi una soluzione frutto di leale collaborazione fra tutte le parti", si conclude la nota unitaria delle parti sociali, ricordando che continuano "le azioni di lotta e la promozione di incontri con le istituzioni locali e regionali".
Dal punto di vista della newco turco/americana a parlare è Maurizio David Sberna, Direttore Relazioni Esterne di Beko Europe. "Anche l'incontro di oggi è stato molto approfondito e costruttivo, con grande spirito di collaborazione emerso da tutte le parti al tavolo. Al prossimo incontro, in programma il 14 marzo alle 10.30 al Mimit, ci auguriamo possiamo ulteriormente procedere verso una conclusione condivisa della vertenza che possa offrire risposte efficaci ed evitare ulteriori perdite alle attività italiane del gruppo".
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