Fondi europei destinati ai veri
agricoltori, una gestione meno ideologica che riconosca il
lavoro agricolo come atto quotidiano di difesa del territorio,
dell'ambiente e della biodiversità. Meno burocrazia e più
incentivi per investire in innovazione e tecnologia. Sono questi
alcuni dei messaggi che i giovani agricoltori delle Marche
lanciano alle istituzioni europee. Idee scaturite dal confronto
che si è tenuto questa mattina alla Mole Vanvitelliana di Ancona
dove si sono riuniti oltre 30 giovani agricoltori provenienti da
tutte le Marche per partecipare all'evento "Info Pac - La Pac
che vorrei".
L'incontro, organizzato da Coldiretti Giovani Impresa, si è
svolto al The Mole Caffè Letterario con l'obiettivo di delineare
un manifesto condiviso sulla Politica Agricola Comune (PAC) post
2027. Durante la mattinata, i partecipanti hanno preso parte a
un project work strutturato in lavori di gruppo. Presenti per
Coldiretti Giovani Impresa Lorenzo Olivieri oltre al direttore
di Coldiretti Marche, Alberto Frau, che ha aperto l'incontro con
un saluto istituzionale. "I risultati di questa giornata di
confronto saranno fondamentali per orientare le discussioni
istituzionali previste nel corso del 2025 e per definire le
tematiche più rilevanti per il settore agricolo marchigiano",
spiega Arianna Bottin, delegata di Coldiretti Giovani Marche.
Coldiretti, attraverso questa iniziativa, ribadisce il proprio
impegno nel sostenere le nuove generazioni di imprenditori,
affinché possano contribuire attivamente alla costruzione di un
futuro agricolo più equo e sostenibile.
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