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Cisl Ascoli,'Ast non rispetta i diritti delle lavoratrici madri'

Cisl Ascoli,'Ast non rispetta i diritti delle lavoratrici madri'

'Azienda ignora richieste genitrici con figli sotto 3 anni'

ASCOLI PICENO, 10 marzo 2025, 15:15

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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La Cisl della provincia di Ascoli Piceno ha chiesto al Governo, alla Regione Marche e alla direzione dell'Ast di Ascoli di adottare misure immediate per garantire il rispetto delle normative e tutelare i diritti delle lavoratrici madri. Una iniziativa che prende spunto dalle recenti iniziative governative a favore della tutela delle donne e della maternità che stridono con situazioni locali che sembrano contraddire questi sforzi.
    Secondo Giorgio Cipollini, segretario della Cisl Fp, l'Azienda Sanitaria Territoriale di Ascoli Piceno "non rispetta le normative a favore delle lavoratrici madri, in particolare quelle con figli di età inferiore ai tre anni". Cipollini sottolinea che, nonostante l'introduzione del reato di femminicidio nel Codice Penale e l'adozione di misure per supportare la maternità, "l'azienda continua a ignorare le richieste di lavoratrici che chiedono di poter usufruire di un'assegnazione provvisoria, come previsto dall'articolo 42 bis del D.lgs 151/2001, che consente ai genitori con figli piccoli di lavorare nella stessa provincia o regione del coniuge".
    Cipollini denuncia che la Direzione dell'Ast di Ascoli ha rifiutato ogni richiesta, nonostante la grave carenza di personale sanitario, e accusa questa condotta di violare apertamente la legge, vanificando gli sforzi delle istituzioni per garantire i diritti delle lavoratrici. Quale esempio la Cisl porta quello di un'infermiera che ha dovuto ricorrere alle vie legali per ottenere giustizia. "La lavoratrice ha vinto sia in primo grado che in appello, ma è inaccettabile che un diritto sancito dalla legge debba essere rivendicato attraverso il sistema giudiziario" conclude Cipollini.
   

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