Il capogruppo regionale del Partito
Democratico Maurizio Mangialardi ha preso parte oggi alla
cerimonia di commemorazione del 60/o anniversario della tragedia
del Vajont, che è svolta a Longarone alla presenza del
presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
"Un'iniziativa molto toccante - ha detto Mangialardi - capace
di andare oltre il dovere del ricordo per continuare a
riflettere su come l'Italia, oggi come sessant'anni fa, da nord
a sud, continui a restare un paese non solo estremamente
fragile, ma anche spesso oggetto di speculazioni e abusi che
moltiplicano i rischi per le popolazioni civili, trasformando
l'incuria del territorio in volano di immense tragedie.
Assistendo alla cerimonia odierna, non ho potuto fare a meno di
ripescare nella memoria le celebri parole scritte il giorno dopo
il disastro da quella donna straordinaria e giornalista
coraggiosa che fu Tina Merlin: 'Oggi tuttavia non si può
soltanto piangere, è tempo di imparare qualcosa'".
"Purtroppo - ha aggiunto il capogruppo dem -, se a decenni i
distanza da quella catastrofe guardiamo a ciò che accade in
tante regioni, con grande rammarico dobbiamo ammettere che dalla
lezione del Vajont abbiamo imparato poco, se non nulla. Spero
vivamente che giornate come questa possano scuotere le
coscienze. Non è una questione di destra o sinistra: occorre
l'impegno di tutti per far sì che le Amministrazioni pubbliche,
anche a fronte dell'aumento dei rischi derivanti dai cambiamenti
climatici, adottino modelli urbanistici e di sviluppo economico
in grado di prevenire tragedie, a partire da un radicale
mutamento degli indirizzi che per troppo tempo, per esempio,
hanno spinto sulla cementificazione e il consumo di nuovo
suolo".
"Non ci servono opere propagandistiche e mangia-soldi come il
Ponte sullo Stretto di Messina - ha sottolineato mangialardi -,
ma cospicui investimenti nazionali ed europei per quella che
rappresenta l'unica grande e urgente opera necessaria
all'Italia, ovvero la messa in sicurezza del suo assetto
idrogeologico. Solo quando ciò sarà finalmente patrimonio di
tutta la classe dirigente politica potremo davvero dire di aver
appreso qualcosa dal disastro del Vajont, come Tina Merlin ci
esortava sessant'anni fa".
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