Si è insediata a capo della Procura
di Larino (Campobasso) esattamente un anno fa, oggi, nella
Giornata contro la violenza sulle donne, ha parlato agli
studenti del Liceo Classico di Termoli (Campobasso) di
femminicidi e di azioni concrete da mettere in atto per riuscire
a salvarsi dalla violenza degli ex, citando i casi che ha
affrontato durante la sua carriera di magistrato nelle regioni
del nord Italia. E' stato un lungo intervento quello di Elvira
Antonelli, questa mattina, nell'auditorium del Liceo Perrotta,
nell'ambito di un incontro organizzato dalla "Casa dei diritti".
La differenza culturale è tra le cause della furia contro le
donne, ha sottolineato il Procuratore, parlando poi
dell'importanza fondamentale della denuncia alla propria
famiglia, prima di tutto, e poi alle forze dell'ordine, per
creare sinergie in grado di cambiare il destino di ragazze
coinvolte in relazioni "a rischio". Ha citato il caso di Adele,
salvata grazie alla sua confessione alla madre del fidanzato e
del continuo contatto della stessa con la famiglia. "Nel momento
in cui quel ragazzo l'ha incontrata a sorpresa e le ha spento il
cellulare appena salita in auto - ha raccontato Antonelli - la
madre si è resa conto del telefono staccato e ha avvisato subito
le forze dell'ordine. Rintracciata in Svizzera, la ragazza è
stata raggiunta prima che accadesse il peggio".
Elvira Antonelli ha invitato gli studenti a parlare di più
con i genitori e poi, davanti a situazioni morbose, a rivolgersi
alle forze dell'ordine. "Se Giulia Cecchettin avesse avuto la
forza e il coraggio di denunciare da prima quello che stava
subendo avremmo parlato di stalking" ha detto Antonelli
ricordando anche il caso di Saman Abbas, 19 anni, e di Veronica,
di 23.
"La cultura fa paura - aggiunge -. La scuola insegna a
pensare, a riflettere e agire rispetto alla realtà in cui si
vive. La scuola deve prepararci anche a capire la realtà nella
quale viviamo e la relazione nella quale siamo inseriti,
significa anche aiutarsi a uscire nel momento in cui si fa
pericolosa". Antonelli ha parlato anche di comportamenti
illeciti in ambito scolastico. "E' violenza di genere anche il
bullismo, non è altro che uno stalking ed è reato chi perseguita
una persona ledendo non soltanto il fisico, ma anche la
personalità di una persona".
Intanto a Larino il Circolo Auser ha attivato, dallo scorso
20 novembre, il progetto di "Pronto ascolto". E' possibile
inviare una mail ad [email protected] o contattare il
numero 379.1560991.
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