"Non possiamo permettere che il caos
regni in Serbia", un Paese che "sta già affrontando numerose
sfide esterne e interne". Lo ha detto la portavoce del ministero
degli Esteri russo, Maria Zakharova, commentando l'ondata di
manifestazioni di protesta che due giorni fa ha portato alle
dimissioni del primo ministro Milos Vucevic.
"Le proteste di piazza in Serbia, scoppiate tre mesi fa come
reazione dei cittadini alla tragedia alla stazione ferroviaria
di Novi Sad, hanno acquisito una portata notevole" afferma
Zakharova, citata dall'agenzia Tass, aggiungendo che "il dolore
che ha colpito la società suscita una comprensibile empatia".
Tuttavia, ha aggiunto, "è estremamente importante che i
dimostranti, e in particolar modo gli opinion leader, dimostrino
buon senso e non seguano la guida di coloro che stanno
fomentando le emozioni". Secondo la portavoce russa, la
leadership della Serbia "sta facendo tutto per impedire uno
sviluppo drammatico degli eventi" ed è pronta al dialogo.
"Riteniamo conclude Zakharova - che questa sia l'unica vera
strada per raggiungere un accordo nell'interesse della
protezione della sovranità, della dignità nazionale e dei valori
tradizionali, del mantenimento della stabilità interna dello
Stato e della garanzia della sua integrità territoriale".
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