"Che cosa significa la donazione
delle carte di una figura come Leone Ginzburg nel contesto
dell'Italia di oggi dove per la prima volta dalla fine della
guerra ci troviamo di fronte a un governo di destra? La domanda
è inevitabile. Un punto va immediatamente chiarito. Non ci
troviamo di certo di fronte al risorgere del Fascismo, ma non
possiamo nasconderci che n questa situazione l'Antifascismo
rischia di essere cancellato e di scomparire dalla coscienza
delle nuove generazioni". E' il pensiero espresso da Carlo
Ginzburg che ha donato al Polo del 900 di Torino lettere,
manoscritti e documenti appartenuti al padre Leone, figura
emblematica dell'antifascismo.
"E' un processo che è già cominciato, assolutamente da
contrastare. Il ruolo del presidente Mattarella è molto
importante, ma non può durare per sempre. Vedo una sinistra
estremamente fragile, senza idee, una situazione molto grave. Il
peggio deve arrivare", ha sottolineato Carlo Ginzburg.
"Ricostruire ciò che è stato con gli strumenti offerti da
un'istituzione come il Polo del 900 significa difendere la
Repubblica, nata dalla Resistenza, oggi e per il futuro".
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