E' imputato di stalking ai danni di
due vicini di casa e oggi, in tribunale, la procura ha esteso il
capo d'accusa contestando l'aggravante dell'odio razziale. Il
processo è in corso a Torino e riguarda un uomo di 44 anni,
italiano, per episodi risalenti al 2020-2022. La prima 'persona
offesa' è un pensionato di 83 anni: veniva seguito quando andava
a fare la spesa, insultato, preso in giro. In un'occasione
l'imputato fece anche atti osceni. Poi, una notte, gli avrebbe
bruciato l'auto. Il secondo caso riguarda una donna di 45 anni
di origine peruviana: qui si parla di insulti, di sputi, di
minacce ("ho già mandato via altra gente e vedrai che manderò
via anche te"). La donna in effetti nel 2021 cambiò casa insieme
alla figlia.
L'imputato, assistito dall'avvocato Vittoria Poddighe,
durante le indagini fu sottoposto al divieto di avvicinamento.
Oggi in aula un'amica ha testimoniato in suo favore: "Siamo
cresciuti insieme nello stesso quartiere - ha affermato - e,
conoscendolo, dico che non potrebbe mai fare cose del genere. E'
un tipo talmente tranquillo che è semplicemente impensabile. Ho
visto il video dell'incendio dell'auto e la persona che ha
appiccato le fiamme non è lui".
Il pm Francesco Pelosi, a fine udienza, ha aggiunto (in
relazione alla vicenda della donna peruviana) l'aggravante
dell'odio razziale leggendo in aula la nuova formulazione del
capo d'accusa: "parlando a voce alta dal balcone, diceva 'questi
stranieri non devono venire qua, è colpa di quella vecchia che
li ha fatti venire'".
Il processo è stato aggiornato a febbraio.
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