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Cia Piemonte, zone rurali cuore Made in Italy agroalimentare

Cia Piemonte, zone rurali cuore Made in Italy agroalimentare

Il presidente Carenini alla decima conferenza nazionale

TORINO, 13 marzo 2025, 18:46

Redazione ANSA

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"Il tema del sostegno alle aree interne sarà sempre più prioritario nell'economia agricola italiana dei prossimi anni. È necessario che torni al centro della Pac il valore delle zone rurali, delle aziende a conduzione familiare che, nonostante le difficoltà, tutelano il territorio e la biodiversità, le produzioni tipiche locali, fulcro del Made in Italy agroalimentare". Così il presidente regionale di Cia Piemonte, Gabriele Carenini, commenta gli esiti della decima conferenza economica di Cia Agricoltori italiani, conclusasi oggi a Roma, alla quale ha preso parte anche il ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida.
    "Gran parte delle produzioni agricole italiane - dice Carenini - oggi sono ottenute in collina e montagna: il 61% del vigneto Italia si trova in zone montano/collinari, così come il 69% degli oliveti, il 64% dei frutteti, ma anche il 44% degli allevamenti bovini e l'83% di quelli ovicaprini. La permanenza degli agricoltori nelle aree interne, va difesa e tutelata ad ogni costo, se non si vuole condannare la produzione agroalimentare italiana a una posizione sempre più marginale.
    Allo stesso modo, occorre favorire il ricambio generazionale e la multifunzionalità delle nostre aziende agricole, nel novero delle cosiddette attività di supporto".
    Oltre al presidente regionale Gabriele Carenini e al direttore Giovanni Cardone, la Cia piemontese ha portato a Roma una delegazione di dirigenti e delegati provenienti da tutte le province della regione: Cia Agricoltori delle Alpi, Cia Alessandria-Asti, Cia Novara-Vercelli-Vco, Cia Biella e Cia Cuneo.
   

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