Un'esplosione di musica che attraversa i generi, facendosene contaminare in un felice incrocio in cui il soul e il funk colorano un'esperienza d'ascolto originale che rimane nella memoria.
Questo è The Nine Lives of the Soul, l'ultimo album di Giuseppe Bassi, contrabbassista jazz barese, con una nuova band, i Funklives.
Il
disco, uscito da pochi giorni, è il primo interamente prodotto
dalla label Doppio sugo records, una nuova realtà nel panorama
musicale.
Ad accompagnare la musica di Bassi c'è la voce della
newyorkese Joanna Teters, che l'artista barese ha incontrato
all'epoca di Fun slow ride di Gegè Telesforo, album a cui
entrambi hanno collaborato. Fanno parte dei FunkLives, oltre a
Bassi e Teters, il pianista e tastierista Paolo Sessa, il
batterista Gianluca Porro e il sassofonista Pako Baldassarre.
Nella realizzazione dell'album si sono uniti a loro Roberto
Ottaviano e Gaetano Partipilo ai sassofoni e Aldo Di Caterino al
flauto.
Il nome della band, racconta l'etichetta discografica, nasce
dall'esigenza di raccontare le vite funky dei musicisti
presenti, che hanno deciso di dedicare la loro vita
esclusivamente all'attività compositiva e concertistica.
Giuseppe Bassi ha vissuto e operato negli Usa, facendo parte
nelle band di vere icone del jazz. Ha suonato con alcuni dei più
grandi musicisti del mondo, tra cui: Lew Tabackin, Bill Mays,
Don Friedman, Bobby Durham, Enrico Rava, John Hicks, Enrico
Pieranunzi, Gianni Basso, Stefano Bollani, Franco Cerri, Helen
Sung, Mark Soskin, Bill Goodwin, e tantissimi altri. E' stato
protagonista del documentario Yomigaeru, racconto di un viaggio
all'ombra della centrale nucleare di Fukushima, da cui è stato
tratto anche l'album Atomic Bass. Oggi suona stabilmente con Ute
Lemper.
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