Attraverso l'indebito utilizzo del
'bonus facciate', in particolare attraverso la cessione di
crediti d'imposta originati da lavori fittizi di recupero del
patrimonio edilizio, avrebbe causato un danno erariale da oltre
763mila euro. Per questo, la procura della Corte dei conti
pugliese ha notificato un invito a dedurre all'imprenditore
barese Alessandro Trerotoli, già condannato nel 2023 a 4 anni di
reclusione e a una multa da 21mila euro per riciclaggio,
reimpiego, emissione di fatture inesistenti e indebita
compensazione.
Le indagini sono state svolte dal nucleo di polizia
economico-finanziaria della guardia di finanza di Bari.
L'imprenditore, evidenzia la guardia di finanza, avrebbe ideato
"un circuito fraudolento volto alla creazione, circolazione,
monetizzazione e/o utilizzo in compensazione" dei crediti
d'imposta. Attraverso la sua società, nonostante non svolgesse
attività legate all'edilizia e "fosse in possesso di una
capacità reddituale e finanziaria di modesto spessore", nel 2021
avrebbe acquistato crediti per rilevanti importi relativi al
bonus facciate da soggetti relativi a interventi edilizi fittizi
e li avrebbe poi ceduti "a soggetti terzi in buona fede, che li
hanno parzialmente utilizzati in compensazione dei propri debiti
fiscali ovvero monetizzati con successive cessioni". Tra questi
ultimi c'è anche la vecchia proprietà della Reggina, squadra di
calcio di Reggio Calabria dichiarata fallita nel 2024.
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