Sarà un processo a stabilire se ci siano state responsabilità penali nel crollo di un tratto della nuova statale 554, in provincia di Cagliari, compreso fra gli svincoli di Gannì e Santu Lianu, nei territori comunali di Maracalagonis, Quartucciu e Quartu, risalente alla primavera del 2015. Il Gup del Tribunale di Cagliari, Giovanni Massidda, ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio del pubblico ministero Emanuele Secci, fissando per il 6 luglio la prima udienza davanti al collegio della Seconda sezione penale.
Dovranno difendersi dalle accuse di frode in pubbliche forniture e crollo colposo i dirigenti dell'Anas Sardegna Francesco Corrias ed Emanuele Perra (direttore dei lavori e responsabile del ripristino) e Mariano Cabras, titolare dell'impresa che aveva eseguito l'opera. La nuova strada che collega la vecchia statale 125 Orientale sarda alla provinciale 17, all'altezza di Terra Mala, aveva ceduto pochi giorni dopo la chiusura del cantiere. Durante le indagini, svolte dal Corpo Forestale, erano state controllate le varie fasi delle lavorazioni e alla fine il consulente del Pm aveva evidenziato la carenza degli accertamenti sullo stato del terreno prima di iniziare l'opera. A luglio saranno i giudizi della seconda sezione a decidere cosa è accaduto e se ci siano state responsabilità penali.
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