(ANSA) - PALERMO, 3 GIU - Acireale dedica una mostra all'opera completa di Michele Canzoneri dal 1984 ai nostri giorni. L'inaugurazione è fissata per venerdì prossimo alle 19 alla Galleria del Credito siciliano e le opere resteranno esposte fino all'11 ottobre con apertura dalle 18 alle 21.30, da mercoledì a domenica. La mostra è a cura della direzione artistica della Fondazione Gruppo Credito valtellinese con un contributo di Chiara Gatti. La città del Catanese già nel '69 ospitò suoi lavori all'interno della Rassegna internazionale d'arte.
Un centinaio di opere - fra carte e sculture, progetti, bozzetti, diari e installazioni - restituiscono l'esperienza di un maestro che si è imposto fin dai suoi esordi come artista della luce. La mostra comprende opere relative a un ampio arco temporale, da quelle realizzate nell'ambito della prestigiosa committenza per il Cenacolo francescano di Gerusalemme nel 2013-15 fino al ciclo delle vetrate realizzate per il Duomo normanno di Cefalù (1984-2003); dalle opere scenografiche per Mozart, Wagner, Bellini, Stravinskij, Poulenc a quelle per i compositori contemporanei Bussotti, Henze, Togni, Clementi, realizzate per i più prestigiosi teatri internazionali d'opera.
Un percorso espositivo che prende quasi forma di diario, una ricerca che pur nella varietà delle tematiche, dei registri e delle tecniche, tra disegno, scultura, architettura ed esperienze musicali, trova nella dimensione del progetto e della riflessione preparatoria un elemento di continuità e fortissima caratterizzazione, in cui il valore del progetto ha la stessa rilevanza dell'esecuzione.
Il settantenne artista palermitano ha collaborato con architetti, registi, scrittori, filosofi e compositori. Dall'esperienza di Cefalù, dove Canzoneri ha realizzato le 64 vetrate per il Duomo (1984-2003), all'incarico e alle opere preparatorie per il portale d'accesso e la grande vetrata nella Basilica di San Pio firmata da Renzo Piano a San Giovanni Rotondo (2006).
Grandi volumi - diari di lavoro - raccolgono in forma quasi narrativa le idee, le intuizioni, gli schizzi per le scene della "Maria de Buenos Aires" di Astor Piazzolla, al Teatro Massimo di Palermo, o quelle per la "Norma" di Bellini, per il Teatro Massimo Bellini di Catania (1999 e 2000), "Dialogues des carmèlites" di Poulenc alla Staatsoper di Stoccarda (2011-12). Un diario di viaggio racconta, ancora, di Damasco e Aleppo, nel 2003. (ANSA)
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