Si celebrerà il prossimo 4 ottobre
davanti la Corte d'Assise di Catania il processo nato dalle
indagini dei carabinieri del nucleo investigativo del comando
provinciale sulla sparatoria tra organizzazioni criminali
contrapposte dell'8 agosto 2020 nel popoloso rione di Librino in
cui morirono Luciano
D'Alessandro, di 48 anni, e Vincenzo Scalia, di 29, e rimasero
ferite quattro persone. Lo ha deciso il Gup Maria Ivana Cardillo
che, accogliendo la richiesta dei Pm Ignazio Fonzo e Alessandro
Sorrentino, ha rigettato alcune richieste di accesso al giudizio
abbreviato applicando la norna che rende inaccessibile il
ricorso a riti alternativi per delitti che prevedono la condanna
all'ergastolo. Rigettata anche la richiesta di esclusione di
alcune delle aggravanti contestate e la richiesta di
incompatibilità del Gup. Sono undici le persone rinviate a
giudizio, a vario titolo, per la sparatoria, con l'aggravante di
avere favorito il clan dei Cursoti Milanesi, contrapposto alla
cosca Cappello. Sono: Carmelo Di Stefano, Martino Carmelo
Sanfilippo, Roberto Campisi, Davide Agatino Scuderi, Michael
Agatino Sanfilippo, Giovanni Nicolosi, Rosario Viglianesi, Santo
Tricomi, Salvatore Chisari, Angelo Condorelli e Emilio Cangemi.
Altri 13 imputati, ritenuti appartenenti al clan Cappello, sono
stati ammessi al rito abbreviato. Sono: Mario Bonaventura,
Sebastiano Cavallaro, Renzo Cristaudo, Gaetano Ferrara, Luciano
Guzzardi, Santo Guzzardi, Rocco Ferrara, Massimiliano Cappello,
Salvuccio jr Lombardo, Gaetano Nobile, Giuseppe Romano,
Riccardo Pedicone, Rinaldo Puglisi, Gioacchino Spampinato,
Luciano Tudisco. A processo col rito abbreviato, che si terrà il
prossimo 14 ottobre davanti al Gup Cardillo, sarà giudicato
anche il collaboratore di giustizia Concetto Bertucci
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