Il gup di Palermo Lirio Conti ha
condannato a 4 anni e 10 mesi l'ex direttore dei cimiteri del
Comune di Palermo Cosimo De Roberto e ha assolto i titolari
delle agenzie funebri Nunzio Trinca, Giulio Bonanno e Natale
Roberto Catalano della San Michele, quest'ultimo difeso dagli
avvocati Giovanni Castronovo e Silvana Tortorici, il fioraio
Rosolino Lo Cicero, l'impiegato addetto alle tumulazioni Andrea
Senapa, difeso dall'avvocato Guido Galipò e il collaboratore
amministrativo del cimitero, Rodolfo Zanardi, difeso
dall'avvocato Giuseppe Marcellino. Erano tutti accusati di
corruzione.
Le indagini ruotavano attorno ad un presunto giro di mazzette
per accelerare le sepolture al camposanto di Palermo, da anni in
emergenza per la carenza di posti. La Procura aveva chiesto tre
condanne e tre assoluzioni.
I carabinieri erano riusciti a ricostruire il passaggio di
alcune mazzette da 800 euro l'una, grazie alla quali - anche se
ai Rotoli non c'era spazio - diversi cittadini sarebbero
riusciti ad evitare di lasciare i loro cari nel deposito del
cimitero. De Roberto, difeso dagli avvocati Alessandro Campo e
Giacomo Armetta, ha sempre respinto le accuse l'ex direttore era
anche accusato di peculato perché avrebbe utilizzato il furgone
del Comune, destinato al cimitero dei Rotoli, per il trasloco
della figlia.
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