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A cento anni dalla morte, ricordo di Nicola Barbato

A cento anni dalla morte, ricordo di Nicola Barbato

Manifestazione il 7 ottobre per il leader dei Fasci siciliani

PALERMO, 06 ottobre 2023, 17:30

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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A cento anni dalla morte si ricorda il medico e intellettuale Nicola Barbato, uno dei capi dei Fasci siciliani, un movimento di ispirazione socialista protagonista di grandi lotte contadine alla fine dell'Ottocento.
    La figura e il pensiero di Barbato saranno al centro di una manifestazione promossa dalle associazioni "Portella della Ginestra" e "Gzjimi" che si terrà il 7 ottobre nella Casa del popolo di Piana degli Albanesi (Pa).
    Durante l'incontro, che sarà concluso da Giuseppe Provenzano responsabile nazionale del Dipartimento Esteri del Pd, saranno letti testi di Barbato sul socialismo, la mafia, la corruzione, l'internazionalismo socialista, la scissione comunista di Livorno del 1921.
    Di particolare significato è l'autodifesa pronunciata da Barbato nel 1894 davanti al tribunale di guerra che lo giudicava con tanti altri esponenti dei Fasci siciliani. Gli arresti erano stati compiuti durante il governo di Francesco Crispi.
    "Persuadevo dolcemente i lavoratori morenti di fame - proclamò Barbato - che la colpa non è di alcuno; è del sistema... Perciò non ho predicato l'odio agli uomini ma la guerra al sistema". Il leader dei Fasci venne poi scarcerato nel 1896 in seguito all'amnistia del governo guidato da Antonio Di Rudinì.
    Durante il suo impegno politico e sociale in Sicilia, Barbato teneva i suoi discorsi davanti a una pietra a Portella della Ginestra dove il primo maggio 1947 la banda di Salvatore Giuliano compì una strage di contadini (11 morti) che partecipavano alla festa del lavoro.
    Per il centenario della morte saranno ripubblicati l'autodifesa di Barbato e alcuni documenti inediti, tra i quali la testimonianza della moglie Alba Buonpensiere.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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