Ritorna dal 25 ottobre al 6
novembre a Palermo, tra l'Ecomuseo Mare Memoria Viva, la Casa
della Cooperazione, l'ex Lavatoio comunale, la Casa Lavoro e
Preghiera "Padre Messina", il Piccolo Teatro Patafisico, Noz, i
Cantieri Culturali della Zisa, Prima Onda, il festival che anima
la periferia sud di Palermo con il teatro, la musica e la danza.
Anticipato da un'anteprima con Ugo Giacomazzi e Serena Ganci il
20 ottobre a I Candelai, il festival ideato dal collettivo
artistico Genìa, firma quest'anno la sua quarta edizione.
La sezione danza è affidata a Giovanna Velardi, coreografa siciliana tra le più note anche a livello internazionale; quella del teatro è curata da Manuela Lo Sicco, regista, coreografa e attrice; mentre Valeria Cuffaro guida la sezione musica.
Alla
direzione artistica del festival si affianca da quest'edizione
Cristina Alga, dell'Ecomuseo Mare Memoria Viva.
Il tema scelto per Prima Onda 2023 è la diversità: artistica,
umana, culturale, territoriale e linguistica. Con un focus sul
concetto di prossimità artistica e territoriale. In cartellone
compagnie e autori come la Compagnia della Fortezza, fondata con
i detenuti del carcere di Volterra da Armando Punzo; Emma
Dante, pluripremiata regista, attrice teatrale e drammaturga;
Antonio Viganò, tra i padri del teatro della diversità; il
coreografo francese Olivier Dubois; Paola Bianchi, tra le stelle
più luminose della danza contemporanea insieme alla danzatrice e
attrice Valentina Bravetti; la performer e coreografa Ambra
Senatore. E ancora la compagnia premio Ubu Teatro Akropolis,
diretta da Clemente Tafuri e David Beronio; il duo Panzetti e
Ticconi, in collaborazione con il festival Teatro Bastardo, che
si muove tra danza, performance e arti visive. Sono solo alcuni
dei nomi che compongono il variegato programma di teatro e danza
che si completa con cinque concerti: dal chitarrista,
compositore e produttore musicale inglese Michael "Mike" Cooper,
alla violinista e compositrice tedesca Gunda Gottschalk; da
Yousif Latif Jaralla, cantastorie e narratore iracheno, al Naäm
Quintet, formazione artistica che unisce musica prettamente
etnica e i ritmi tipici della funky music anni '70, fino alla
bossa nova di Alessandro Panicola.
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