"Madama Butterfly", il capolavoro
di Giacomo Puccini torna in scena al Teatro Massimo di Palermo
venerdì 16 febbraio alle 20,00, in un'edizione del 2017, regia
di Nicola Berloffa e scena di Fabio Cherstich. Sul podio il
direttore musicale del teatro, Omer Meir Wellber.
La protagonista è la piccola giapponese Ciò Ciò San,
interpretata da un grande soprano, Maria Agresta, che la regia
ha pensato nel secondo dopoguerra, in un Giappone occupato dagli
States. Il tenente Pinkerton, in scena il tenore americano
Jonathan Tetelman, organizza un matrimonio all'uso giapponese,
si approfitta della ragazza, senza alcuno scrupolo. Lo
scenografo ha disegnato una casa per le geishe, con un sottile
filo che le separa da un mondo di prostituzione, poi nel secondo
atto al centro della scena ci sarà una cinepresa per proiettare
film statunitensi con Bette Davis o Esther Williams, per
raccontare il fascino del sogno americano, quel mondo
sconosciuto che Ciò Ciò san desidera con tutte le sue forze.
La Butterfly è il primo omaggio a Puccini che il teatro gli
dedica nel centenario della sua morte, il secondo sarà
"Turandot". Silvia Beltrami è la fedele compagna Suzuki e il
console americano, che ammonisce più volte l'ufficiale incauto e
irresponsabile, è il baritono Simon Mechlinski. Butterfly alla
partenza di Pinkerton rimane sola a crescere un figlio, povera e
rinnegata dai parenti. La ragazza per accogliere l'identità del
marito si è convertita al Cristianesimo e questo le ha fatto il
vuoto attorno. Rimarrà per tre anni a osservare il mare, sulla
collina di Nagasaki, per attendere il ritorno del suo ufficiale
che tornerà, ma con una vera moglie americana.
Si replica fino al 24 febbraio.
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