Un laboratorio di dolci etnici
come "ponte per connettere culture, promuovere la diversità e
favorire l'integrazione" si è tenuto a Marsala (Trapani)
nell'ambito del progetto "Insieme si può" dell'associazione 'Il
Mulino', condiviso dalla cooperativa sociale 'Badia Grande', che
gestisce il centro di accoglienza 'Sai' per donne immigrate.
Nei locali del centro diurno per persone con disabilità di
contrada Sturiano, nella periferia nord di Marsala, si sono
confrontate due squadre: quella di ragazzi de 'Il Mulino' e
quella delle dieci ragazze del Sai guidata da Souhir (una
giovane chef tunisina) e Sanata (ragazza ivoriana appassionata
di cucina).
"I padroni di casa - spiega una nota della coop Badia Grande
- hanno scelto di preparare crepes al cioccolato, simbolo di
amicizia e buon auspicio in Francia. Le giovani donne immigrate,
invece, hanno preparato deliziosi dolci provenienti da terre
lontane: sable, ghrayba e you you, tipici della Tunisia, insieme
ai gustosi boflotti della Costa d'Avorio. Con maestria hanno
condiviso le tradizioni culinarie delle loro terre d'origine.
Questi dolci, con la loro consistenza morbida e i profumi
speziati, racchiudono secoli di storia e tradizione,
trasmettendo emozioni intense attraverso sapori unici e
avvolgenti".
"In questa cucina - continua la nota - le diversità si sono
trasformate in preziosi punti di forza: il lavoro di squadra e
lo scambio interculturale hanno contribuito a creare
un'atmosfera familiare contraddistinta da comprensione, sorrisi
e complicità. Qui l'incontro tra individui spesso emarginati
dalla società si è trasformato in un ponte verso la comprensione
reciproca, l'accettazione e la condivisione, superando ogni
ostacolo e pregiudizio. I dolci, simbolo di diversità e
solidarietà, sono stati gustati in un'atmosfera di festa. Ancora
una volta il cibo crea legami autentici e offre speranza e
possibilità di un futuro più inclusivo e solidale per tutti,
senza esclusioni".
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