Studiosi provenienti da numerose
università italiane e straniere si incontrano oggi e domani
nella sede di Siracusa dell'università Kore di Enna per
discutere sullo stato dell'arte della tutela dei diritti civili
fondamentali nel confronto con le attività delle lobby
internazionali. Le due giornate di studio sono articolate in
quattro sessioni dedicate rispettivamente ai diritti digitali,
ambientali, sociali e culturali alla luce di specifiche
esperienze maturate in diversi paesi dell'Unione Europea, negli
Stati Uniti e in America Latina.
Di grande attualità, anche per questi temi, la forza
dirompente della comunicazione social e in particolare della
comunicazione gestita, o manipolata, dall'intelligenza
artificiale, che conferisce una particolare pervasività a nuove
forme di lobbismo molto penetranti. Proprio le accresciute
potenzialità delle lobby meritano, secondo l'impianto
scientifico del convegno, di essere approfondite e valutate in
rapporto ai rischi cui sono esposti alcuni fondamentali diritti
civili, a partire da quello dell'espressione del voto libero.
Il convegno dell'università di Enna, promosso insieme con La
Sapienza, con Unitelma di Roma e con l'università di Firenze e
finanziato dalla Commissione Europea, vede riuniti professori e
ricercatori di diritto ma anche economisti, politologi ed
esperti della comunicazione pubblica.
Le sessioni sono dirette da costituzionalisti e comparatisti
degli atenei coinvolti, come i professori Roberto Di Maria
dell'università Kore, Pier Luigi Petrillo di Unitelma, Tommaso
Edoardo Frosini del Suor Orsola Benincasa di Napoli, Silvia
Sassi dell'università di Sassari, Francesco Clementi de La
Sapienza di Roma e Ida Nicotra dell'università di Catania.
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