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Al via itinerario artisti alla Kalsa

Al via itinerario artisti alla Kalsa

Progetto polacco con nomi internazionali sulle strade

PALERMO, 17 settembre 2015, 14:43

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Un itinerario artistico internazionale tra la Cala e la Kalsa di Palermo da domani a domenica prossima. E' ''What's plain invites pattern, Incontriamoci nel quartiere palermitano della Kalsa e sulla riva del mare'' il progetto di arte contemporanea organizzato dalla fondazione Alternativa di Danzica che vuole mettere a confronto alcune delle esperienze artistiche, curatoriali ed attivistiche maturate a Danzica nello spazio che una volta faceva parte degli storici cantieri navali, con le necessità e problemi dello scenario artistico ed attivistico di Palermo.
    Partecipano nomi dell'arte internazionale: Ewa Partum, Zorka Wollny, Kader Attia , Marco Godinho, Jean-Christophe Norman, Michał Znojek, Michał Szlaga, Józef Robakowski, Hiwa K, Stefania Galegati Shines e MML Studio.
    Il progetto prevede residence degli artisti, interventi con il testo, performance nello spazio urbano, una discussione fra gli attivisti palermitani e provenienti dalla Polonia, una lecture e proiezioni di film. La manifestazione si svolge in diversi luoghi della città e - dicono i curatori - da un lato, vuole creare una nuova energia negli spazi palermitani e permettere ai passanti di imbattersi con gli interventi artistici, dall'altro entrare in relazione con il pubblico palermitano attraverso un workshop e una serie di incontri.
    Gli artisti partecipanti - dicono i curatori - portano a Palermo l'esperienza maturata nei cantieri navali di Danzica, sopratutto del Festival Alternativa. Attualmente gli attivisti urbani di Palermo cercano di "recuperare il mare" lavorando sulla memoria locale legata allo spazio adiacente al mare.
    Diversi edifici postindustriali sono stati trasformati nel Museo del Mare, centri di cultura e scuole. I cantieri navali di Danzica, che da anni vedono un'intensa attività artistica, aspettano la riconversione e il lavoro degli attivisti si focalizza soprattutto sulla lotta per la protezione del patrimonio presente.
    Desideriamo - dicono gli ideatori del progetto - creare uno scambio di queste esperienze e far vedere i progetti performativi e di ricerca realizzati dagli artisti soprattutto attraverso il mezzo della performance, del suono, del video e dell'istallazione del testo che fanno unire il tessuto della città con la nostra presenza e con il flusso del capitale, delle materie, delle persone e delle informazioni.
    Le performance si svolgeranno nella Kalsa e sul lungomare di fronte. Qui si potranno vedere gli artisti che lavorano con il testo: Ewa Partum (18 settembre alle 10:30, sulla spiagietta del Nautoscopio), Kader Attia (18-20 settembre, Salita della Intendenza), Jean-Christophe Norman (18-20 settembre, Piazza Marina), Marco Godinho (16-20 settembre, Piazza Magione). Michał Znojek invece realizza interventi di guerilla gardening (18-20 settembre, via Maqueda, Angolo via Napoli). Domani alle 18 Aneta Szyłak terrà una lecture nella Dimora Oz, un laboratorio di arte, intitolata "Pratica localizzata" il cui obiettivo è quello di illustrare il modo in cui le attività curatoriali ed artistiche negli spazi che appartenevano ai cantieri navali sono diventati negli ultimi dieci anni una forza fondamentale per la creazione dello spazio pubblico. Il 19 settembre alle 10 avrà luogo il dibattito nell'Ecomuseo Mare Memoria Viva, dove lavorano anche degli attivisti che cercano di far rivitalizzare il porto di Palermo ponendosi la domanda "Sta Palermo sul mare?". Interverranno Aneta Szylak, la curatrice del progetto, Bogna Świątkowska dalla Fondazione Bęc Zmiana, Cristina Alga, un'attivista palermitana coinvolta nel recupero degli spazi adiacenti al mare attraverso le attività culturali, visto come la riconversione artistica ed ambientale dell'identità locale persa.
   

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