"Chi arriva a Catania comprende
che la città non ha dimenticato e continua a non girare la testa
dall'altra parte. Qui sono ricordati uomini e donne che hanno
dato la vita affinché la Sicilia e l'Italia siano parte di un
Paese in cui la legge non è un optional, ma una condizione di
vita per tutti. Mi colpisce soprattutto vedere i luoghi dove
sono nati Falcone e Borsellino. Vuol dire che è la Sicilia che
può salvare la Sicilia". Così l'arcivescovo metropolita Luigi
Renna all'inaugurazione, alla vigilia del trentennale delle
stragi mafiose di Capaci e via D'Amelio, nella zona arrivi
dell'aeroporto internazionale Vincenzo Bellini, della mostra
fotografica dell'ANSA, con testi e immagini, intitolata
'L'eredità di Falcone Borsellino.
"Questo - ha aggiunto mons. Renna - ci deve insegnare a non
essere rassegnati, a camminare con le nostre forze sulle nostre
gambe. Falcone e Borsellino e Rita Atria, che si toglierà la
vita dopo la strage di via D'Amelio, ci insegnano tutto questo.
Beati i popoli che non dimenticano queste cose, non dimenticano
cosa è accaduto trenta anni fa".
"Questo posto un transito, un luogo di passaggio - ha
sottolineato il prefetto Maria Carmela Librizzi - ma anche di
riflessione per chi torna dalle vacanze e per i turisti. Questa
mostra permette di raggiungere l'obiettivo di non essere
indifferenti e di ricordarci quel che è successo e che non può e
non deve più succedere: un impegno contro tutti i tipi di
criminalità".
" Questa mostra - ha osservato l'assessore regionale alla
Famiglia, Antonio Scavone - è un percorso iconografico senza
retorica, per ricordare a tutti la storia più nobile della
Sicilia, fatta di coraggio e passione con l'esercizio del
proprio dovere fino ad accettare anche l'estremo sacrificio. La
nostra terra è nobile grazie all'esempio di Falcone e
Borsellino".
"Questa mostra è l'esempio della lotta della nostra regione
nella lotta alla mafia -- ha detto la presidente di Sac,
Giovanna Candura, presente all'inaugurazione con l'Ad Nico
Torrisi - e quale esempio più grande di Falcone e Borsellino e
delle loro squadre può esserci, di uomini che hanno creduto alla
possibilità di strappare questa nostra terra la malapianta della
mafia. In questo aeroporto i viaggiatori possono riflettere su
questa che la nostra Isola ha dimostrato di sapere. Ricordare è
importante soprattutto guardando in avanti e pensando alle
giovani generazioni con l'esempio di 'martiri' che hanno creduto
nel loro dovere"
La mostra, realizzata dieci anni fa e ora aggiornata, con i
testi dei giornalisti Francesco Nuccio e Franco Nicastro e con
le immagini dell'archivio ANSA, oltre a foto inedite dell'album
di famiglia dei due magistrati, nel corso degli anni è stata
ospitata tra l'altro alla Camera dei Deputati, al Parlamento
Europeo di Bruxelles e all'Assemblea regionale Siciliana.
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