(di Claudia Clemente)
Prima la schiavitù e il
carcere, poi il riscatto nel lavoro come pizzaiolo in provincia
di Napoli. E' la storia di Bansumana Gindeh, 36 anni, partito
dal Gambia nel 2016 e, passando per Mauritania, Tunisia, Libia
dove ha conosciuto il carcere, è approdato in Sicilia ad
Augusta, per poi proseguire il viaggio nel nostro Paese. Dopo
una prima accoglienza a San Gennaro Vesuviano, ha lavorato a
Nola fino a giungere a Portici come ospite del progetto di
accoglienza Sai (Sistema di Accoglienza e Integrazione), gestito
in città da Arci Mediterraneo, impresa sociale che lavora per la
pace, l'accoglienza dei migranti. "Li seguiamo nel percorso di
accoglienza e ci occupiamo del loro percorso di integrazione in
tutte le sfaccettature: a livello sanitario, legale, formativo
ma anche lavorativo", spiegano gli operatori.
Qui ha trovato persone che si sono prese cura di lui nel lavoro,
nella vita. "Si è fidato e si è affidato a noi e, grazie
all'impegno e alla costanza, ha raggiunto questo obiettivo: ce
l'ha fatta".
Parla di bell'esempio di inclusione il sindaco di Portici,
Vincenzo Cuomo, l'ente locale è capofila del progetto Sai: "Un
segno importante di come una città e una comunità possono
diventare un modello di inclusione", ha detto il primo
cittadino. "E' solo con questi modelli di inclusione e di
accoglienza ma soprattutto di valorizzazione delle differenze
che si raggiunge la pace". Altri punti Sai a Napoli, San Giorgio
a Cremano, Casoria, Ercolano.
Grazie ad un programma dedicato all'inserimento lavorativo,
Bansumana ha svolto un tirocinio formativo di pizzaiolo
riconosciuto dalla Regione Campania presso la storica pizzeria
da Michele, superando brillantemente l'esame con la sua
specialità Provola e Pepe a ruota di carro. E ora sta facendo
esperienza da Michele nella sede di Pompei.
"Qui a Portici - racconta Bansumana - mi trovo bene e nel
luogo dove lavoro sono tutti bravi. Amo stendere l'impasto per
preparare la pizza, metterla dentro al forno e sfornarla. Mi
piace lavorare come pizzaiolo qui in Italia. Oggi sono molto
felice: ringrazio l'Arci, la pizzeria dove ho svolto il
tirocinio. Il mio sogno è rimanere qui a Portici e continuare a
svolgere questo lavoro".
Ovviamente, Bansumana prima di diventare un bravo pizzaiolo è
stato formato. "Ha svolto un corso ad Aversa: dopo i quaranta
giorni di aula è passato ad una fase di stage che facciamo
presso le nostre pizzerie campane e ora brillantemente ha quasi
terminato questa fase del percorso e vediamo quale sarà la
prossima destinazione. Noi non offriamo un lavoro ma parliamo di
progetto e in questa progettualità ci fa molto piacere inserire
lui e tanti altri ragazzi e pian piano, avviarli non solo al
mercato del lavoro ma a una integrazione che sia vera, reale, un
qualcosa di duraturo nel tempo. E lui è stato un ottimo
esempio", dice Francesco De Luca amministratore dell'Antica
Pizzeria da Michele in the World. Che aggiunge: "Al momento
lavora nella sede di Pompei. Adesso verificheremo da qui a fine
mese le reali possibilità: ove mai ci fosse la possibilità di
rimanere qui in Campania, rimarrà con noi. Altrimenti i nostri
partner sono già allertati: ci faranno sapere chi ha bisogno di
personale. Lui continuerà questo percorso magari in un'altra
pizzeria da Michele che potrà essere in Italia o all'estero
proprio perché è maturata l'idea che sta continuando a crescere
come uomo e professionista". Molto soddisfatto il personale che
ogni giorno è a contatto con lui: "Una persona che merita e che
ha meritato di raggiungere la meta".
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