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'Lavoratrici sfruttate da associazione femminista', presidio

'Lavoratrici sfruttate da associazione femminista', presidio

A Torino durante una causa promossa dopo il licenziamento

TORINO, 11 febbraio 2025, 16:10

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Sfruttamento, precarietà, abusi di potere nel terzo settore". È quanto hanno voluto denunciare le decine di persone che oggi si sono raccolte in presidio a Torino davanti ai cancelli del Palazzo di Giustizia in occasione dell'apertura di una causa promossa da una ex lavoratrice di un'associazione "di donne femministe e transfemministe" (così come si presenta su internet) attiva nel capoluogo piemontese nell'ambito del sostegno a donne straniere vittime di violenza o alla ricerca di un'occupazione.
    "Un anno fa - ha spiegato una speaker - la lavoratrice ha subito un'aggressione fisica e verbale, dai connotati prevaricatori e anche razzisti, da una delle due dirigenti.
    Quindi ha scritto una lettera per segnalare la necessità di un incontro collettivo per parlare delle difficoltà che si erano create. La risposta è stata prima un provvedimento disciplinare, poi il licenziamento. Stessa cosa per due colleghe che avevano solidarizzato con lei".
    "Abbiamo portato l'associazione in tribunale - è il testo di un volantino diffuso nel corso del presidio - per ottenere quello che ci spetta: per gli straordinari non pagati e imposti come volontariato obbligatorio, per i contratti di collaborazione imposti nonostante lavorassimo come dipendenti, per i licenziamenti ritorsivi. E per ricordare che non la daremo mai vinta a chi ci vuole isolate, sfruttate, in silenzio".
    Alla manifestazione hanno preso parte attiviste del collettivo 'Non una di meno'.
   

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