ll consorzio di bonifica del Medio
Valdarno, insieme al Genio civile della Toscana, ha dato avvio a
15 interventi di 'somma urgenza' per la riparazione dei luoghi
vulnerati dalle inondazioni del 13, 14 e 15 marzo in Toscana.
Sono lavori fatti sapendo che è in arrivo una nuova
perturbazione sulla Toscana.
"Lavoriamo con le nostre capacità tecnico-operative per
tamponare le situazioni più critiche in vista della nuova ondata
di maltempo prevista", spiegano dal consorzio. Questi 15
interventi richiedono un importo totale di circa 12,2 milioni di
euro. Sono in corso sui fiumi che hanno fatto dani importanti:
sul torrente Rimaggio che ha rotto l'argine nel centro di Sesto
Fiorentino alluvionando la cittadina; nel torrente Marinella che
ha esondato a Legri, a monte di Calenzano; nei fossi Macinante e
Reale a Campi Bisenzio, dove ora gli argini sono deboli; al
torrente Orme che ha sfondato l'argine inondando i quartieri di
Empoli; al torrente Loretino a Rovezzano, quartiere di Firenze
sud.
"Tutti i cantieri sono aperti e proseguiranno senza sosta
fino a quando non saranno ristabilite almeno le condizioni
precedenti all'evento o laddove possibile anche migliorate -
spiega il presidente del Consorzio di Bonifica, Paolo Masetti -
La sola manutenzione ordinaria non basta e di fronte ad eventi
meteo come questi riemerge la chiara necessità di investimenti
strutturali di prevenzione per il futuro" ma "ha dato i suoi
frutti in termini di rischio ridotto su un reticolo di 5.600 km
di corsi d'acqua e su 730 km di argini con casse di espansione
che sono servite ad evitare il peggio in tante zone come ad
esempio a Firenze, Scandicci, Campi Bisenzio o nel Pistoiese",
infine gli "impianti idrovori hanno funzionato ininterrottamente
per giorni e hanno pompato complessivamente dalla Piana tra
Firenze e Prato più di 15 milioni di metri cubi di acqua (il
volume di 500.000 camion cisterna) che altrimenti avrebbero
sicuramente provocato allagamenti ancora più diffusi e
persistenti".
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