Il Tribunale di Pordenone ha
rinviato alla Corte costituzionale il nuovo Codice della strada,
dopo aver affrontato il caso di una donna che lo scorso dicembre
aveva causato un incidente stradale e, una volta ricoverata in
ospedale, dall'esame delle urine era risultata positiva agli
oppiacei pur affermando di non aver assunto droghe.
La conducente, che rischia un decreto penale di condanna,
aveva riferito ai sanitari di aver assunto nelle 24/72 ore
antecedenti l'esame alcune gocce di un ansiolitico e un altro
farmaco contenente codeina. E' stata la gip del Tribunale di
Pordenone Milena Granata a sollevare la questione di legittimità
costituzionale, dopo che il pm Enrico Pezzi aveva richiamato
l'attenzione sul caso.
Tra le riserve sollevate, anche il presupposto che il nuovo
Codice punisce chiunque abbia assunto sostanze stupefacenti a
prescindere da una valutazione sugli effetti della capacità di
guida. Eliminando il requisito di stato di alterazione
psicofisica, il reato di pericolo si sarebbe trasformato in un
reato di pericolo astratto.
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