Old Masters e Queer Art: grazie
al trasloco temporaneo della collezione storica nell'edificio
brutalista di Marcel Breuer su Madison Avenue, i curatori della
Frick Collection hanno l'occasione di imboccare nuove strade
appendendo opere di artisti gay contemporanei in dialogo con
capolavori di Holbein, Rembrandt e Vermeer.
"Lo spazio del Breuer è un laboratorio che ci permette di
provare cose impossibili alla 'mansion'", ha detto a 'Art
Newspaper' Aimee Ng, la curatrice che ha organizzato la serie
con il vice direttore Xavier Solomon. "Old Masters e Queer Art"
nasce solo in parte dalla necessità di riempire spazi vuoti
lasciati da alcune opere chiave della collezione prestati ad
altri musei: è anche il frutto delle conversazioni con artisti
contemporanei in visita alla Frick da quando la collezione, per
consentire il restauro della sede storica, è passata nei locali
occupati prima dal Whitney e poi dal Met Breuer: "Come
professionista queer nel settore delle arti, trovo questa
esplorazione significativa e allo stesso tempo familiare", ha
detto Solomon.
In coincidenza con i prestiti del 'Sir Thomas Cromwell' di
Hans Holbein al Getty e della "Ragazza interrotta mentre suona"
di Johannes Vermeer alla Gemäldegalerie Alte Meister di Vienna,
Ng e Solomon hanno deciso di non pescare opere minori nei
magazzini: avrebbero invece invitato artisti contemporanei che
nella loro pratica si ricollegano agli Old Master a creare nuove
opere.
Due di questi quadri sono stati installati il 30 settembre
nelle gallerie. Al posto del Cromwell, 'Lover' dell'israeliano
ma basato a Brooklyn Doron Langberg dialoga con 'Sir Thomas
More' dello stesso Holbein, mentre "Museum Boys" del pakistano
Salman Toor è stato appeso in conversazione con altri due due
Vermeer, 'Mistress and Maid' e 'Officer and Laughing Girl' al
posto di quello prestato in Germania. Entrambi i quadri
resteranno alla Frick fino a gennaio 2022 e saranno seguiti da
nuovi dipinti dell'americana Jenna Gribbon in febbraio (creerà
un'opera che sostutuira il 'Thomas Moore' prestato alla Morgan
Library) e della nigeriana Toyin Ojih Odutola che aprile, al
posto del 'Cavaliere Polacco' dialogherà con altri due
Rembrandt.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA