La Fondazione del Monte di Bologna
e Ravenna presenta a Palazzo Paltroni, dal 26 gennaio al 17
marzo, 'Il tempo non esiste', la prima mostra personale dedicata
da un'istituzione bolognese a Greta Schödl, nata a Hollabrunn
(Austria) nel 1929, che alla fine degli anni Cinquanta scelse la
città felsinea come sua residenza. Il titolo dell'esposizione,
riflettendo una citazione ricorrente dell'artista, rimanda
all'inesistenza del concetto di tempo. Schödl sostiene, infatti,
che l'identità individuale sia modellata sin dalla nascita e che
l'essenza di ognuno si manifesti immediatamente, sin dal primo
istante di vita.
Il progetto espositivo, a cura di Silvia Evangelisti e
Valentina Rossi, esplora il processo artistico di Schödl e la
sua capacità di esprimersi attraverso molteplici tecniche, tra
cui il mosaico, il disegno, l'illustrazione, la scrittura, la
pittura, la scultura e, non ultima, la performance. Uno dei temi
trattati è l'esplorazione della dimensione domestica e
femminile, intimamente collegata alla sfera personale
dell'artista, che mette in atto una ricerca continua su oggetti
di uso comune, come lenzuola, tende, strofinacci, assi da stiro
e dischi musicali.
Attraverso documenti e fotografie, tra cui un nucleo di
scatti del fotografo bolognese Nino Migliori, i visitatori
avranno occasione di entrare a contatto anche con la pratica
performativa di Greta Schödl, impegnata tra gli anni Settanta e
Ottanta in tre storiche performance: Tubo (1978), Bidone (1978)
e Straßenpoesie (1980), realizzate a Bologna e a Basilea. Queste
performance saranno oggetto di un 'reenactment', una
rievocazione, alla presenza dell'artista e di Migliori, con gli
studenti dell'Accademia delle Belle Arti, sabato 3 febbraio alle
12.30 in Piazza Maggiore a Bologna.
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