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Papa: Mei dedica clip al Santo Padre 'figlio di emigranti'

Papa: Mei dedica clip al Santo Padre 'figlio di emigranti'

Proiettata fino a sabato al museo

GENOVA, 23 aprile 2025, 12:56

Redazione ANSA

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Il Museo Nazionale dell'Emigrazione Italiana (MEI) ricorda "con profonda commozione" Papa Francesco, scomparso lunedì, con un omaggio speciale intitolato "Francesco, un papa figlio di emigranti", proiettato da oggi e fino a sabato 26 aprile, giorno delle esequie, nella Sala Mostre Multimediali del museo.
    Un gesto di riconoscenza e affetto verso il Santo Padre, che non ha mai dimenticato le proprie origini italiane. "Papa Francesco è stato sempre fiero delle sue origini italiane - ricorda Paolo Masini, presidente della Fondazione Mei -.
    Un'eredità che ha segnato molti aspetti del suo pontificato, lasciando un'orma indelebile di cui tutti noi dobbiamo avere cura. Con questo piccolo tributo, vogliamo ricordare la sua storia e il suo messaggio universale".
    La clip con la voce narrante di Massimo Wertmuller è stata realizzata in collaborazione con il Mudeum Museo della Moneta della Banca d'Italia. Protagonista Jorge Mario Bergoglio, nato nel 1936 a Buenos Aires, figlio di Mario Bergoglio e Regina Maria Sivori, emigrati dall'Italia all'Argentina. I nonni paterni, Giovanni Bergoglio e Rosa Vasallo, vivevano a Bricco Marmorito di Portacomaro Stazione, in provincia di Asti, dove tentarono prima la via dell'agricoltura e poi quella del commercio, senza successo. Le difficili condizioni economiche, unite alle prospettive offerte dai parenti già emigrati, spinsero la famiglia a partire. Il 1 febbraio 1929 si imbarcarono a Genova sul piroscafo Giulio Cesare, diretti a Buenos Aires.
    Tra i simboli di questa storia c'è il cedolino originale della Banca d'Italia relativo a Mario Bergoglio, padre del Santo Padre, che lavorò presso la filiale di Asti. In quel documento, conservato presso l'Archivio storico della Banca d'Italia, Mario viene descritto come "un giovane dotato di intelligenza, capace, assiduo e galantissimo". Nonostante l'impegno e le qualità riconosciute, il suo stipendio era modesto: 300 lire mensili, poi aumentate a 350 lire nel 1928".
    Il Mei nei mesi scorsi ha fatto pervenire il documento a Papa Francesco, come gesto simbolico di memoria e di restituzione di un frammento importante della sua storia familiare. "Un gesto che non solo ha fatto commuovere il Santo Padre ma che l'ha portato a commentare il ruolo rigoroso della nonna anche rispetto all'educazione di suo padre".
   

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